Giorgio Ceccarelli, padre separato e presidente delle associazioni Figli Negati e I Love Papà, è intervenuto a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus per raccontare le iniziative che sta portando avanti e incorniciare il suo passato tra vecchi ricordi, com’è accaduto ieri a Domenica In.

Trasformare il dolore

Capita a tutti di star male, ma non tutti reagiscono allo stesso modo, Giorgio Ceccarelli è un esempio positivo, in questo senso. Dalla crocefissione mediatica a paladino dei diritti dei genitori separati, finalmente Ceccarelli ricorda il passato come un momento di crescita e spiega: “I mezzi di informazione mi hanno massacrato quando sono entrato in carcere, ero un uomo spacciato, destinato ad anni di galera, da innocente. Sono miracolosamente uscito dopo otto giorni e debbo dire che il desiderio di vendetta era talmente forte, dentro di me, che ero pericoloso per me steso e per gli altri. Poi, riprendendo la forza mentale normale, ho capito che non potevo fare male a mia figlia ammazzando qualcuno e ho dovuto tradurre la mia rabbia in azioni positive. Ci sono riuscito con l’associazione Figli Negati, con cui difendo anche le mamme. Insieme abbiamo rivoltato l’Italia cambiando l’affido condiviso: ho fatto un appello a tanti papà separati, ho chiesto loro di non far male all’ex moglie neanche se è la peggiore del mondo, ho chiesto loro di non suicidarsi e trasformare questo dolore in azioni positive per gli altri.”

Iniziative sociali

“Il 15 giugno saremo in Piazza Montecitorio e chiederemo, come dal 2010 in qua, l’istituzione della giornata dei figli: dobbiamo accendere i riflettori sulle loro vite, capire perché c’è così tanto bullismo, perché si drogano. Stiamo chiedendo, da tempo, l’inserimento dell’educazione civica nelle scuole”, ha aggiunto il presidente di Figli Negati e I Love Papà, durante l’intervista andata in onda su Radio Cusano Campus.

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