La Commissione europea si pronuncia positivamente sulla crescita di Pil e occupazione in Italia. Mostra invece scetticismo nei confronti della situazione politica attuale che potrebbe generare insicurezza nei mercati.

Sul fronte delle finanze pubbliche, la Commissione apprezza la discesa del deficit all’1,7% del Pil per l’anno in corso. Per il debito stima una ulteriore discesa in rapporto al Pil rispettivamente al 130,7% e 129,7% per il biennio 2018-2019.

Per la Commissione, quindi, il rapporto debito-Pil si e’ stabilizzato tra il 2015 e il 2017, dopo sette anni di significativi incrementi, dovuti prevalentemente alla profonda doppia recessione, e nel periodo oggetto di previsione  tendera’ a un calo significativo.

Il deficit strutturale rimarrebbe invariato tra 2017 e 2018, secondo le stime della Commissione, mentre il Governo ha stimato una riduzione di un decimo di punto percentuale nel 2018, a partire da un saldo 2017 migliore delle stime precedenti. È opinione del ministero dell’Economia e delle Finanze che la contabilità’ definitiva del 2018, mostrerà’ un andamento in linea con le regole europee.

Sul fronte politico interno invece la Commissione UE  non nasconde preoccupazioni :

“L’incertezza della politica e’ diventata più’ pronunciata e, se prolungata, potrebbe rendere i mercati più’ volatili e incidere sul sentimento dell’economia e i premi di rischio”. Lo dice la Commissione Europea nelle previsioni economiche di primavera.
“Dopo l’accelerazione della crescita nel 2017, l’economia italiana dovrebbe continuare a crescere allo stesso ritmo dell’1,5% quest’anno, ampiamente supportata dalla domanda interna”. Si prevede un calo con il pil che “si ridurra’ all’1,2% nel 2019”. Il deficit diminuira’ nel 2018 all’1,7% del pil, mentre il rapporto debito/pil dovrebbe scendere leggermente al di sotto del 130% entro il 2019″, si legge.

Durissimo sull’Italia il commissario agli Affari monetari Pierre Moscovici:

“Nel 2018 lo sforzo strutturale atteso e’ zero: le implicazioni di questo saranno esaminate nella sorveglianza di bilancio e quindi non sono argomento di oggi, ma farà’ parte del quadro del ‘pacchetto’ di primavera del 23 maggio”.

 

 

Fonte DIRE