Bullismo: in Campania è stato istituito il primo Comitato regionale per la lotta alle discriminazioni. “Il Comitato vuole essere uno strumento operativo per attuare interventi realmente efficaci sul nostro territorio. Tra noi c’è anche una rappresentanza di genitori, l’idea è quella di valutare insieme gli interventi più efficaci da mettere in atto. L’iniziativa non è soltanto rivolta ai giovani in età scolare, ma anche a ragazzi d’età più avanzata, come i maggiorenni per esempio. L’attività è iniziata grazie alla piattaforma ‘amicheperlarete’, che è un ulteriore strumento utile ad avvicinare chi ha bisogno d’aiuto”, ha affermato Chiara Marciani, presidente del Comitato e assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania.
Attività di prevenzione
La piattaforma, di cui sopra, si costituisce di un’equipe di professionisti: “Psicologi, avvocati e Polizia Postale. Tutto questo è possibile grazie alla legge del 22 maggio 2017 che prevede anche il rimborso delle spese legali, in caso ce ne fossero. Contrastare episodi simili e parlare di bullismo e prevenzione si deve. Abbiamo cominciato la scorsa settimana con un camper che con interventi mirati ha incontrato le scuole, e quello che mi ha sorpreso è che parlando del caso di una ragazza i compagni di scuola, di seconda media, le hanno dato la colpa. In questa circostanza ho avuto la conferma che è necessario intervenire anche con un’educazione sugli stereotipi di genere”, ha aggiunto Marciani.
Dal nonnismo al bullismo
“Il Comitato nasce grazie ad un’attuazione della legge regionale, vuole intercettare interlocutori o esperti del mondo universitario e non solo. In passato si parlava di nonnismo, questo è un fenomeno che ricorda il bullismo dei nostri giorni, ma è anche vero che bisogna avere un approccio diverso. Parlo da mamma, adesso ci sono i mezzi di comunicazione che ampliano la problematica in maniera diversa: questa è la prima generazione nativa digitale, i genitori non sono preparati e non sanno affrontare i pericoli della web”, ha detto la presidente.