L’ex senatore Francesco D’Onofrio, già ministro dell’istruzione del primo governo Berlusconi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.L’ex ministro D’Onofrio: “Manca la cultura dell’alleanza e si scarica la colpa sulla legge elettorale. Il populismo è un rischio per la democrazia perché segue gli orientamenti umorali del popolo anche quando si governa”
D’Onofrio sull’attuale situazione politica
“La legge elettorale viene usata come alibi –ha affermato D’Onofrio-. Manca la cultura dell’alleanza in qualunque soggetto politico e si scarica la colpa sulla legge elettorale. Abbiamo due persone di grande rilievo: il giovane Di Maio e il giovane Salvini che si proclamano vincitori, l’uno secondo la logica del partito, l’altro secondo la logica della coalizione. Non sono compatibili le due cose tra di loro. Nella Costituzione del ’47 c’è la cultura delle alleanze modello democristiano e laico-liberale e la cultura del primato del Partito comunista che era il partito alternativo. La Costituzione è figlia delle due culture e non mi meraviglio che alla fine fu una grande personalità come Moro a cercare di mettere insieme le due grandi forze alternative, che però avevano la cultura di fondo costituzionale”.
D’Onofrio sui partiti definiti populisti
“In parte mi sembra un modo per buttare la palla in calcio d’angolo quando qualcuno non è d’accordo –ha dichiarato D’Onofrio-. Populismo significa seguire gli orientamenti umorali del popolo anche quando si è al governo. Questo è un rischio perché il governo deve essere legittimato dal popolo, ma non deve essere guidato dagli umori popolari. Quando c’è questo c’è un rischio per la democrazia”.