Maria Rosaria Barbera (Direttore Parco Archeologico Di Ostia Antica) è intervenuta ai microfoni di “Siamo ciò che paghiamo”, trasmissione condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. 

Parco Archeologico Di Ostia Antica: da dove nasce l’idea di fare una tessera annuale?

E’ un’idea pensata, perché Ostia non è solo un bel posto dove passeggiare, ma anche un pezzo della città. Bisogna smettere di pensare che le aree archeologiche e i musei siano soltanto luoghi dove al massimo si possa dire: “l’ho già visto”. In moltissimi luoghi del mondo è stata già adottata questa la formula di una tessera. Perché non pensare di restituire ai residenti o coloro che vengono a visitarla, la possibilità di intenderla come un pezzo della propria città?

Tra l’altro ci stiamo attivando per un progetto che chiamo “Ostia gradevole” al fine di inserire nella superficie: punti di sosta, pergolati, panchine. Da pochissimo abbiamo avuto fondi per valorizzare questo luogo straordinario , quindi stiamo iniziando a muoverci.

Perché fino ad oggi tutto è stato fermo, sia al livello burocratico che di fondi?

Questo comporta una riflessione politica molto più generale. La contrazione della spesa pubblica, negli ultimi anni, è stata sotto gli occhi di tutti. Di recente, quindi il ministro Franceschini ha puntato su cavalli importanti di risorse pubbliche di nuovo reperimento. Ha introdotto un quadro di straordinarietà, tra cui Ostia Antica. Ora stiamo organizzando i fondi straordinari che i ministero ha erogato e sta erogando, più quelli erogati dal CIPE che ammontano alla somma di 32 mln. Questi andranno spesi in lavori strutturali.

E’ importante, però che questo “straordinario”, si trasformi in ordinario e, quindi, in manutenzione programmata. Queste attività, anche se semplici, sono la linfa che scorre nelle nostre vene. E’ giusto, dunque, fare attività di valorizzazione, ma la tutela della materia stessa lo è altrettanto.

Sul sito www.ostiaantica.it è possibile trovare il progetto culturale, piano strategico, ovvero il programma del possibile nei prossimi 3-4 anni.

Tutto questo può rappresentare il simbolo della rinascita agli occhi dei giovani?

I giovani sono la nostra ricchezza. Li invito a partecipare a queste nostre iniziative che si concludono con domande e dibattiti. Io e lo staff avvertiamo l’orgoglio e l’onore di rappresentare un presidio statale importante in un lembo di territorio difficile.  La cultura è fondamentale, non solo a sconfiggere l’ignoranza, ma anche il male.

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