Il pettegolezzo, di Giada Sanchini, racconta una problematica sociale vecchia quanto il mondo, ma sempre attuale. Oggi, coi social network, è aumentata la diffusione, “cambia la piazza di riferimento diventando globale” ha osservato l’autrice a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.
Il pettegolezzo, un problema antico
“Se le persone non riescono a difendersi la situazione diventa drammatica. Il problema nasce nell’antichità, basti pensare a La Patente di Pirandello”, ha osservato Giada Sanchini.
Il ruolo del web
Internet, i computer, le nuove tecnologie hanno un ruolo in tutto ciò: “Il fatto di poter fare tutto davanti ad uno schermo aumenta la distanza tra il pettegolo e la vittima. Non si ha la consapevolezza di quello che si sta facendo perché si è dietro lo schermo di un computer, e poi lo fanno tutti: ci sentiamo meno responsabili”, ha detto Sanchini.
I vecchi testi letterari
“Per quanto riguarda la superstizione si sono fatti molti progressi. Nel testo ‘La Patente’ di Pirandello c’è questo personaggio che decide di farsi dare la patente di jeattatore, così da portare avanti una vita normale, quella che la diffamazione gli ha negato. In Manzoni ci sono persone accusate di portare la peste, ma le persone quando sono sull’onda emotiva hanno difficoltà a distinguere le notizie vere dalle fake news. Bisogna appropriarsi di un giudizio critico per avere maggiore consapevolezza di quello che si dice, cosa si dice.”
Il pettegolezzo fa parte di una collana di biblioterapia
“La lettura porta all’empatia, ci identifichiamo con i personaggi che leggiamo nei libri, capiamo di cosa soffrono le vittime di diffamazione e abbiamo più strumenti che ci rendono responsabili. Ci sono anche persone che alzano la testa e reagiscono sulle falsità diffuse sul proprio conto”, ha sottolineato l’esperta. “Il pettegolezzo fa parte di una collana di biblioterapia in cui si parla anche di altre tematiche importanti come la gelosia, la corruzione. I temi appena citati vengono affrontati tramite autori del passato”, si è congedata l’autrice del libro edito Maria Margherita Bulgarini Editore.