Sara Simeoni la più tenace e bella farfalla dello Sport d’Italia

La saltista veronese ha mantenuto la leadership azzurra per 14 volte

prima di imporsi in Europa e nel Mondo

 

Nell’orbita del mondo dell’Atletica Leggera l’Italia ha vissuto il più bel momento con due nomi che resteranno nei libri di Storia e nei racconti degni di essere tramandati alle prossime generazioni. Con Pietro Paolo Mennea a rappresentare gli Uomini, le Donne hanno risposto in maniera altrettanto stimabile, e rappresentativa. Ci sono, infatti, elementi in grado di raffigurare la potenza, l’elasticità, la grazia di una farfalla e la grinta di una tigre. In diverse generazioni l’hanno amata e non soltanto per la sua squisita umanità e una grande dose di umiltà. Ma per la determinazione nella volontà di migliorarsi, salto dopo salto. Oltre che per quello splendido sorriso, sfoderato nelle occasioni agonistiche più rilevanti.

Stiamo parlando di una celebre veronese di Rivoli, Sara Simeoni, campionessa olimpica alle XXII Olimpiadi, a Mosca, nel 1980.

Nata il 19 aprile 1953, ha da poco compiuto 65 anni. Con Pietro Paolo Mennea, indimenticato velocista di Barletta, è stata tra gli atleti più amati da tantissimi sportivi, che si sono avvicinati ai teleschermi e alle piste di Atletica grazie alle sue grandi imprese. Tra le quali ricordiamo i 2 metri e un centimetro saltati nel 1978, in occasione del Campionato d’Europa, che lei vinse, prima delle due medaglie d’oro conquistate alle Universiadi.

Sara Simeoni ha primeggiato per due volte anche ai popolari Giochi del Mediterraneo e sarebbe arrivata per ben 4 volte in cima all’Europa nell’Indoor, al coperto.

Questo per ciò che riguarda i successi internazionali. Ma in Italia il sorriso più amato del mondo dello Sport degli anni ’80 è stato sfoderato per ben 14 volte. In tante occasioni Sara Simeoni è stata Campionessa d’Italia, numeri incredibili. E il suo primato nazionale è durato dal 12 agosto del 1971 all’8 giugno 2007, quando venne superato dalla pugliese Antonietta Di Martino.

Il suo percorso ha coinciso con l’impiego dello Stile Fosbury, nato qualche anno prima grande al noto “altista”. Il suo primo allenatore è il tecnico Bragagnolo poi Erminio Azzaro, che diventerà anche suo marito.

Sara Simeoni è una saltatrice precoce tanto vero è che quando ancora apparteneva alla Categoria Juniores, quella che si vive fino al confine coi 19 anni, diventa primatista italiana.

Il risultato che si saprà prefiggere e ottenere, vista anche la concorrenza estera di qualità, è il superamento dei 2 metri. Ci sarebbe riuscita, con tenacia e tecnica, anche in opposizione ad avversarie bravissime quali sono state Rosemarie Ackermann e Ulrike Meyfarth, tedesche.

Già nel 1977 quando la Coppa del Mondo si assegnava in gare di una sola giornata, la Simeoni è medaglia d’argento a Dusseldorf, avendo raggiunto la rispettabile misura di 1 metro e 92 centimentri.

Prima dei diversi appuntamenti con la storia del Salto in Alto e dell’Atletica Leggera, Sara Simeoni ha messo in fila diversi piazzamenti interessanti. Ma il punto di svolta è rappresentato dal 4 agosto del 1978, Meeting di Brescia, arriva al record del Mondo, 2 e 01, in un incontro tra le squadre nazionali di Polonia e Italia.

Una curiosità. La RAI in quella fattispecie non seguiva l’evento: arrivarono per 30 anni solo fotografie e racconti dei presenti. Fino a che una televisione locale non ritrovò le immagini a colori di quella straordinaria impresa.

Nel 1979 Sara Simeoni è argento in Coppa Europa a Torino, con 1 e 94.

Se per 4 volte ha vinto gli Europei Indoor, Sara Simeoni ha vinto un oro e due medaglie di bronzo, all’aperto, nella rassegna continentale. E con il 1° posto olimpico a Mosca vanno ricordate le due volte in cui giunse 2°, a Montreal, in precedenza, nel 1976, e 4 anni dopo le olimpiadi russe, quelle del controboicottaggio a Los Angeles, siamo nel 1984. In quella circostanza alla cerimonia d’apertura è stata l’alfiera azzurra, l’atleta che porta la bandiera nazionale. Cosa che avrebbe rappresentato anche nel 2006 a Torino, in occasione della cerimonia di chiusura dei XX Giochi Olimpici d’Inverno.

Per i 100 anni del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, nel 2014, è stata eletta insieme allo sciatore Alberto Tomba, Atleta del Centenario. Il più profondo riconoscimento, da parte del CONI, verso una grande sportiva praticante, che ha sempre rappresentato l’Italia all’estero per il comportamento, serio e puntuale, e per il livello assoluto messo sulle piste di ogni parte del mondo.

Nel 2015 Sara Simeoni riscuote quella che a Hollywood è la stella sul gran boulevard nel Cinema. Al Foro Italico una targa ne ricorda il nome e le imprese nella Walk of Fame dello Sport Italiano. Un pregiato riconoscimento a lei, meravigliosa farfalla, che si è saputa distinguere in campo internazionale.