Pettegolezzo: perché la gente parla male degli altri, in assenza di questi stessi? Quante volte vi è capitato di sentir parlar male di una persona che in quel momento era altrove? Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, con Bruno Casinghini, psicologo e psicoterapeuta, che ha esordito dicendo: “L’uomo è un animale aggressivo, è capace di distruggere il pianeta, è il più feroce degli animali esistenti.”

Pettegolezzo: il caso Mia Martini

La maldicenza, il pettegolezzo, sono strumenti di potere sociale in grado di rovinare la reputazione alla gente. “Siamo nucleari. E’ difficile che si faccia pettegolezzo su se stessi, si scarica sempre sugli altri per sentirsi meglio. Mia Martini è stata portata al suicidio, Marco Masini ha la stessa reputazione della Martini: pare porti disgrazia”, ha osservato Casinghini, facendo degli esempi pratici.

Parliamo male per invidia e rivalità

“Parliamo male di persone ricche, famose, perché in noi c’è invidia e competizione. Questo tipo di persone le sentiamo superiori, Roma è il regno del mors tua vita mea. Dovremmo preferire le persone leali, quelle che dicono quello che provano quando siamo presenti, non alle spalle. Bisogna imparare a dire le cose in faccia, altrimenti siamo vigliacchi.”

Il pettegolezzo è malsano perché…

“… una persona mentalmente sana, con un io forte non riporta o arricchisce informazioni delicate: questa è una persona valida e onesta. Gli altri, invece, ci inzuppano e aggiungono dettagli: perché attacchiamo gli obesi? Perché abbiamo problemi noi di obesità, attacco una parte di me che non vorrei vedere, quindi la annullo, la distruggo”, ha aggiunto Casinghini. 

L’amore ci rende forti

“E’ il povero d’animo che fa la maldicenza.Mia Martini è stata depauperata dentro, non si è fatta scivolare tutto addosso. Se abbiamo un autostima appena sufficiente con la maldicenza scende a tre, due, uno. La forza infinita è l’amore, con quattro emme: rarissima purtroppo.”

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