Hurry: l’airbnb del mondo a quattro ruote. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus col presidente Alberto Cassone: “Siamo stati i primi a cogliere le esigenze di mobilità nel 2014. Abbiamo capito che c’era una grande richiesta e abbiamo voluto puntare tutto sui privati creando prodotti distintivi come, ad esempio, la ricarica. Questa permette di annullare i costi inutili delle auto ferme e rappresenta una soluzione concreta per quelli che utilizzano la macchina.”

E’ la direzione del commercio del futuro

“Cerchiamo di sviluppare sempre un’interfaccia digitale intuitivo e capire, con facilità, l’offerta che mettiamo in campo cogliendo le opportunità future. Andiamo verso la direzione che sta seguendo tutto il mondo del commercio, col digitale evitiamo costi che vengono riutilizzati a favore del consumatore finale”, ha osservato Cassone.

Hurry vs Car2Go

In cosa differisce Hurry da Car2go? “Car2go ti permette di entrare in una macchina usarla e lasciarla, mentre Hurry offre la possibilità di avere un macchina sotto casa, usarla e lasciarla. Con noi si crea una condivisione per gruppi ristretti e il pagamento avviene attraverso un conteggio dei km che si fanno, usando quella macchina. Dunque il nostro servizio è riservato ad una ristretta cerchia di persone”, ha aggiunto Alberto Cassone. 

Il servizio che consente di pagare solo i km fatti per un auto come per un telefonino: acquisti un pacchetto di km – proprio come le vecchie schede sim ricaricabili dei cellulari – li fai fuori e ricarichi, un clic sul tablet e via con una nuova strada a disposizione.

www.the-hurry.com

Sul portale the-hurry.com il cliente può scegliere l’auto o la moto che gli interessa, decidere la ‘taglia’ e, con pochi click ottenere il veicolo. Se nel corso del mese si ha bisogno di qualche chilometro in più, basta tornare sul sito e “ricaricare” il chilometraggio, che comprende anche il bollo, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assicurazione RCA con copertura in caso di infortunio al conducente ed esonero da responsabilità per incendio, furto e danni al veicolo: a carico dell’utente resta solo il carburante.

Ascolta qui l’intervista integrale