Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico, è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus. Queste le sue parole nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
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FRANCESCO BOCCIA E IL DIALOGO TRA PD E M5S
“E’ un nostro dovere fare ulteriori passi in avanti. All’inizio la posizione del gruppo dirigente del Pd era ancorata ad un inspiegabile non vedo, non sento, non parlo, che mi ricordava le tre scimmiette. Ma non si fa politica rifiutando di ascoltare le intenzioni degli altri. La campagna elettorale è finita, anche se la Lega di Salvini è in campagna elettorale permanente, il Movimento Cinque Stelle è il primo partito del Paese, ha preso il 32% dei voti, si tratta di capire se siamo in grado in maniera responsabile di accendere i motori della legislatura, perché l’alternativa sarebbe un ritorno al voto che reputerei sconsiderato. Aggiungo che la gente da un grande partito di sinistra come il nostro dovrebbe tornare ad essere ed anche dal Movimento Cinque Stelle, che ha un inevitabile animo sociale, si attende un grande patto di Stato contro le povertà. E’ quello che abbiamo il dovere di fare, mi auguro che su questi temi il Pd abbia il coraggio di discutere e di confrontarsi. Poi conterà il voto, in democrazia vincono le ragioni di coloro che hanno più voti degli altri”.
ANCORA A PROPOSITO DI M5S
“Gli scontri dialettici tra i partiti avversari sono naturali e fisiologici. Quando non vince nessuno, un Governo bisogna assicurarlo. Tra Pd e Movimento Cinque Stelle nonostante gli scontri duri che ci sono stati esistono punti di contatto soprattutto tra i bisogni. Come le misure contro la povertà e le politiche sull’ambiente”.
SU RENZI
“Non penso che sia una buona idea, non avrebbe senso per lui e per la nuova ripartenza del Partito Democratico”.