La scuola «è aperta a tutti» stabilisce l’art. 34 della Costituzione “più bella del mondo” (la nostra).
L’imperativo costituzionale si sostanzia in una prescrizione, rivolta in primis (ma non solo) alle pubbliche autorità, per cui condizioni personali o di censo non debbono precludere l’accesso all’istruzione impartita nella scuola. L’altra faccia della medaglia è che i Costituenti hanno voluto dare «a tutti», appunto, una grande opportunità di crescita personale e di emancipazione sociale.
Non sempre, tuttavia, si riesce a cogliere questa straordinaria opportunità che, come insegna la storia del nostro Paese (proprio ieri abbiamo festeggiato la festa della Liberazione), non poco è costata fornire.
Dico questo perché quale rappresentante di classe nella scuola primaria Zandonai di Roma sono venuto a conoscenza delle preoccupazioni dei genitori degli alunni della scuola primaria Malvano, l’altra scuola primaria del nostro Istituto Comprensivo “Goffredo Petrassi” (che contempla anche una scuola secondaria di primo grado).
Ebbene i genitori dei bambini della Malvano registrano un preoccupante calo delle iscrizioni, nonostante la scuola Malvano sia «una scuola importante per il quartiere, che potrebbe sentirsi coinvolto in un’ottica di comunità educante», come scrivono questi genitori nella lettera aperta predisposta appunto per segnalare questo momento di difficoltà e soprattutto per evidenziare quanto in realtà questa scuola può offrire e in concreto offre.
Si legge ancora nella lettera: la Malvano «è una scuola che accoglie, da sempre aperta, che fornisce opportunità nuove, che offre spunti di crescita e di arricchimento. Per citare solo alcune delle tante iniziative promosse in orario curricolare e del tutto gratuitamente: lo sport, con tante ore di tennis, baseball, rugby, basket, pallavolo; la partecipazione a numerose iniziative in difesa della legalità, dei diritti delle donne, delle fasce deboli della popolazione e degli animali; interventi di recupero d’italiano e matematica; sperimentazione di nuove metodologie didattiche, come il metodo analogico per lo studio della matematica o il coding. A queste si aggiungono le attività a pagamento (a prezzi contenutissimi) come l’inglese con docenti madrelingua e il basket pomeridiano (con la partecipazione a tornei che coinvolgono altre scuole del territorio)».
Insomma, se state pensando a dove iscrivere i vostri bambini alle elementari (la scuola primaria come la chiamiamo noi genitori), andate a visitare la Malvano (www.icgoffredopetrassi.gov.it); potrebbe essere davvero la soluzione che cercate.
Federico Girelli