Omofobia a Roma. Imma Battaglia, attivista per i diritti Lgbt, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Aggressione omofoba nella capitale, Imma Battaglia: “Responsabilità dell’amministrazione Raggi. La sindaca sproni Di Maio a proporre una legge contro l’omofobia. Il Paese è diviso tra questi duellanti di quarta generazione, senza idee, completamente presi da se stessi, non hanno mai un momento per denunciare l’omofobia”
Sull’aggressione a una coppia gay a Trastevere
“C’è un’emergenza omofobia in tutto il Paese –ha affermato Battaglia-, ma vivendo io a Roma noto che qui ormai siamo in balia del più balordo dei balordi che si può trovare. C’è paura, la situazione è sfuggita di mano. Ci sono responsabilità enormi da parte di questa amministrazione che non può tirarsi indietro. La sindaca ha condannato l’episodio con un tweet, ma c’è bisogno di una vera presa di posizione. In situazioni come queste è necessario agire insieme al territorio, che è pieno zeppo di realtà gay che si impegnano e vanno tutte coinvolte. Io mi aspetterei una campagna anti-omofobia in tutta Roma. C’è un livello di lavoro educativo che va fatto nelle scuole, va fatto quotidianamente. La sindaca di Torino Appendino ha riconosciuto il figlio di due mamme, questo è un gesto forte”.
Omofobia, la necessità di una legge
“La sindaca Raggi, che è in contatto diretto con Di Maio, non potrebbe porre alla sua attenzione la necessità di una legge contro l’omofobia a livello nazionale? Nel programma di governo dei 5 Stelle non c’è una parola su questo. Il Paese è diviso tra questi duellanti di quarta generazione, senza idee, completamente presi da se stessi, non hanno mai un momento per denunciare l’omofobia. Di Maio ha 30 anni, Salvini 40, ancora non dicono una parola, è inimmaginabile, non è possibile il silenzio, il silenzio è colpa”.