Maurizia Cacciatori grande talento della Pallavolo

e quel gran rapporto con la Comunicazione

 

Oggi la bussola delle disciplina sportive ci porta nel mondo della Pallavolo. Un universo fatto di sacrifici, di costanza, tenacia, impegno, e rinunce a ore da dedicare a sé stessi e alla propria sfera privata.

E parliamo di un esempio di praticante sportiva e donna immagine, che ha coniugato bene lo sport amato, il Volley, a un profondo senso della comunicazione.

Maurizia Cacciatore, che ha vissuto una signora carriera agonistica, arrivando sul tetto d’Europa con il club rappresentato, e che avrebbe continuato da telecronista e ottima conoscitrice del parquet e dello sport vissuto sotto rete.

Nata a Carrara iniziò a giocare proprio con la Pallavolo Carrarese, società con la quale ottenne una storica promozione in A2. A 16 anni esordisce ai massimi livelli con la Pallavolo Perugia, con cui gioca dal 1989 al 1993: una franchigia con la quale vincerà la coppa Italia nella stagione sportiva 1991-1992.

Dopo un biennio ad Agrigento senza aver ottenuto vittorie, si rifarà con tantissimi interessi con la Volley Bergamo: la società lombarda con lei in campo ha conquistato lo scudetto e, contemporaneamente, la Coppa Italia per ben tre stagioni di fila, dall’anno del Signore 1995 al 1997. Il tutto accompagnato da due Supercoppe italiane. Ma soprattutto dalla Coppa dei campioni dell’annata sportiva 1996-1997.

Come avviene nella carriera di un top-player, Maurizia Cacciatori vive una positiva parentesi a Napoli, e vince una Coppa CEV, altra manifestazione europea di prestigio. Poi il grandissimo ritorno a Bergamo, per rimanerci nel quadriennio che va dal 1999 al 2003. E arrivano, presto, altri grandi traguardi, altre vittorie prestigiose: subito la Supercoppa italiana (1999), due scudetti (2001 e 2002) e, meravigliosamente, un’altra Coppa dei campioni (1999-2000).

Unica nota stonata della seconda esperienza con la società orobica, vittorie a parte, la squalifica di 10 giornate per aver assunto due diuretici che facevano parte della lista delle sostanze proibite. Ma si è trattato di un errore di ingenuità, non di sicuro capace di intaccarne il valore morale e di espressione di atleta tecnicamente di grande spessore.

Pausa con stacchetto musicale.

Come è avvenuto nel calcio a Gianfranco Zola, Gianluca Vialli, Pierluigi Casiraghi e Roberto Di Matteo, apristrada dello sport italiano da portare a grande livello tecnico all’estero, Maurizia Cacciatori nel 2003-2004 si trasferisce in Spagna. Più precisamente a Tenerife, dove vince lo scudetto iberico. Una soddisfazione che apre al club spagnolo la strada per vincere la Coppa dei Campioni, nel frattempo diventata, come definiziona, la  European Champions League. E il Tenerife vince anche la Coppa della Regina.

Maurizia termina la sua brillante carriera di pallavolista in Italia con l’Arzano, purtroppo retrocesso, e in Spagna con il club 15-15, nel 2006-2007, con cui ottiene la promozione in Serie A.

E l’interessante prospettiva immediata, una volta smesse le scarpe da ginnastica e la muta da gioco, di diventare la direttrice sportiva. E la Cacciatori dimostra grande competenza da mettere al servizio di questa giovane ma crescente realtà perché, in questa nuova veste, arriverà alla finale scudetto.

Di questa atleta dotata di tecnica, senso della posizione, grinta, e tanta, duttilità ed esplosività muscolare, va ricordato anche l’intenso percorso vissuto in azzurro.

Con la nazionale italiana Maurizia Cacciatori ha firmato ben 228 presenze. Ai Campionati del Mondo del 1998 è stata premiata come migliore, tra le pallegiatrici.

L’Italia e la Cacciatori arrivano al bronzo europeo nella rassegna giocata in casa nostra, siamo nel 1999. Poi la formazione italiana, due anni dopo, in Bulgaria, sarebbe arrivata all’argento continentale: le nostre rappresentanti sono vice-campionesse d’Europa. E nello stesso 2001 la squadra nazionale di Pallavolo femminile vince i Giochi del Mediterraneo. In mezzo la partecipazione, per la prima volta, nella storia dei nostri colori, ai Giochi Olimpici, quelli australiani di Sydney del 2000.

Nelle cose personali annotiamo che il padre, Franco, sia stato un Calciatore. Mentre salì agli onori della ribalta la storia che la vide legata a Gianmarco Pozzecco, all’epoca giocatore di livello internazionale. Ma i due, a poco dal programmato matrimonio, scelsero di non compierlo, il passo del legame di una vita. Con tanto di battute di entrambi tese a sdrammatizzare quella singolare situazione.

Maurizia Cacciatori dal 2007 ha svolto il ruolo di telecronista per Sky ovviamente con commenti approfonditi quanto apprezzati sulla Serie A1 femminile di Pallavolo.

Ha poi partecipato con piccole parti ad alcune commedie italiane recenti, facenti parte del mondo del Cinema.

 

(ha collaborato Giulio Dionisi)