Stili di vita, ovvero “il tenore di vita che ogni individuo ha, in gravidanza o meno, dato da uno stato di forma e di salute della persona”, questa è la definizione data da Piero Cifelli, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. “Tutto deriva da buone pratiche attuate da comportamenti giusti o sbagliati che si hanno nel tempo”, ha aggiunto l’esperto. 

Un buon comportamento non garantisce la nascita di un figlio sano

E’ necessario sapere che avere un corretto stile di vita, prima della gravidanza e durante, non garantisce la nascita di un figlio sano.  Quello che i futuri genitori dovrebbero sapere però, è che una alimentazione equilibrata rientra nelle buone pratiche da seguire. “Bisogna preferire la verdura e la frutta, perché contengono molte sostante fondamentali che riducono le patologie. E’ necessario fare cinque pasti al giorno: colazione, pranzo, cena, spuntino a metà mattina e pomeriggio”, ha osservato Piero Cifelli. 

E’ vero che le donne in gravidanza mangiano di più?

“Anche questo è un mito da sfatare. Se la donna ha un’alimentazione corretta, fatta di alimenti che contengono vitamine, come ad esempio l’acido folico, non avrà bisogno di mangiare quantitativi esagerati di cibo. La dieta mediterranea è ricca di sostanze che servono durante questa fase della vita”, ha detto l’ostetrico. 

Come cambiano le cose nel caso si voglia parlare degli uomini?

Stili di vita in gravidanza. Ci siamo soffermati anche sulle buone pratiche che un uomo dovrebbe osservare. Ed è emerso che anche loro dovrebbero prestare attenzione a quello che mangiano a tavola, stare attenti allo stress, in questo caso bisognerebbe fare attenzione al “lavoro che si pratica. Molte delle professioni che facciamo ci costringono a stare tante ore seduti. E’ importante evitare sostanze alcoliche, fare e attività sportiva, ed evitare di fumare. Quest’ultimo contiene sostanze nocive che la mamma respirando trasmette al nascituro. Svariati studi dimostrano che il fumo è spesso causa di patologie croniche”, ha sottolineato Piero Cifelli.

Ascolta l’intervista integrale