Massimo Bondi, fondatore del Centro Studi Internazionale Procedura Immaginativa Rocca -Stendoro, è intervenuto su Radio Cusano Campus, a #genitorisidiventa, per parlare del ciclo di incontri “Il segreto dell’amore genitoriale”: a Milano; il 13 aprile, l’11 maggio, il 6 ottobre e il 17 novembre.

La medicina e la psicologia non comunicano

“L’esigenza di questi incontri emerge da un’analisi del  momento storico che stiamo vivendo possiamo parlare di una crisi socio-psicologica: la realtà sociale multietnica in rapida evoluzione, i modelli familiari che spaziano dalle famiglie allargate alle mono genitoriali e la rivoluzione culturale e relazionale che l’era di internet ha introdotto negli ultimi 20, 25 anni hanno spazzato via i riferimenti esperienziali delle generazioni “non native digitali” ed hanno modificato la domanda di aiuto in modo sostanziale tanto da rendere superate le griglie di riferimento degli addetti ad aiutare sia la sofferenza somatica, sia quella  psicologica o somato psichica. Il sintomo psicologico paralizza lo studio del medico di famiglia con una frequenza pari al 40%. La sofferenza esistenziale esita in una domanda che lo psicologo stenta ad inquadrare in protocolli psicopatologici consolidati e facendolo spesso il paziente non si riconosce e si inflaziona l’Io sano. Per uscire da una psicologia della sofferenza e della colpevolizzazione un ciclo di 4 incontri che mira al coinvolgimento emotivo dei partecipanti e poter mettere in contatto ciascuno con le personali risorse di energie sane come punto di partenza per avviare il dialogo tra generazioni”, ha affermato Bondi.

 A chi è destinato il ciclo di incontri?

Massimo Bondi, fondatore del Centro Studi Internazionale Procedura Immaginativa Rocca Stendoro , con gli incontri “Il segreto dell’amore genitoriale” vuole attirare l’attenzione e la sensibilità di tutti coloro coinvolti nell’avventura di educare: genitori, educatori, insegnanti, psicoterapeuti di diverse formazioni medici di base. “Imparare a vivere crediamo possa riassumere l’imparare ad educare.”

I 4 incontri riassunti da Bondi:

  1. “L’intelligenza educativa: non entreremo sulla didattica teorica di questi concetti, parleremo dell’educazione affettiva per poter educare.”
  2. “Educatori, insegnanti, medici di famiglia, genitori costituiscono un ginepraio, una torre di babele spesso confusiva per il minore. In questa avventura bellissima l’insegnare a crescere significa maturarene siamo capaci e disposti?.”
  3. “Le frontiere del parlare educativo, mettere a contatto il soggetto con le proprie risorse: saranno le uniche ad aiutarlo e metterlo nelle condizioni di affrontare la problematica.”
  4. “L’adolescenza è quella rivoluzione interiore che ci spaventa: i ragazzi smettono di ascoltare le nostre parole, il nostro spiegare e razionalizzare lo cose rimbalza ed il problema relazionale si slatentizza .”

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