Ambiente e risorse naturali. Il “I° Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale” approfondisce la relazione che sussiste tra lo stato dell’ecosistema, il benessere sociale e le prospettive economiche.
Al suo interno emerge con evidenza come l’Italia risulti essere uno dei paesi più ricchi al mondo di biodiversità, annoverando 6.700 specie di flora vascolare e oltre 58.000 faunistiche, a fronte di fenomeni dannosi come i cambiamenti climatici, l’inquinamento, l’abusivismo edilizio, lo spreco di risorse idriche, che non fanno altro che provocare danni reali o potenziali ai danni della biodiversità, del suolo e del paesaggio.
Questo il commento del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, secondo il quale, “questo Rapporto non è solo il risultato di un grande impegno scientifico per ‘misurare’ il nostro Capitale più prezioso, ma è anche un grande salto di qualità culturale che viene chiesto al Paese: associare all’ambiente italiano non solo la parola ‘conservazione’ ma anche l’idea che un vero sviluppo si può determinare solo con una corretta gestione delle nostre risorse naturali. L’introduzione degli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES) nell’ultimo Documento di Economia e Finanza rafforzano ancora di più la visione di un Paese che sa di poter crescere puntando sul suo patrimonio unico di biodiversità, risorse naturali ed ecosistemi”.
In accordo con le parole pronunciate da Galletti, l’Università degli studi N. Cusano ha voluto dimostrare quanto centrale sia l’interesse per l’ambiente e la consapevolezza che da esso possano riattivarsi circuiti economici virtuosi e produttivi, e lo ha fatto attivando il Master di II livello in “Economia e Management delle Risorse Naturali e dell’Ambiente” afferente alla Facoltà di Economia per l’Anno Accademico 2017/2018 di durata pari a 1500 h.
Il percorso in oggetto si pone lo scopo di formare neo laureati o figure professionali che siano in grado di approcciare correttamente alle esigenze dirigenziali, manageriali, amministrative, private e pubbliche, poste dall’ambiente. L’approdo finale cui tende il Master vuole essere la capacità di integrare competenze di economia, management, statistica, scienze della natura, con adeguate competenze metodologiche e pratiche. Condizione necessaria di tali profili professionali dovrà essere quindi la loro capacità di collegare una stabile preparazione teorica con adeguata conoscenza delle tecnologie di misurazione e di valutazione.
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