La guerra dei like è il libro di Alessia Cruciani che racconta il mondo degli adolescenti e l’uso inconsapevole della rete. A “La guerra dei like” hanno collaborato lo youtuber Daniele Doesn’t Matter e la Polizia Postale. “E’ un romanzo per ragazzi, scritto in maniera strana”, ha affermato l’autrice a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. Basti pensare ai nomi, ai nickname contenuti nella storia. “Così come fanno i ragazzi tra di loro. E’ un racconto scritto in seconda persona, c’è una voce narrante misteriosa, e contiene un contributo della Polizia Postale. Oggi tante cose sono reati, la Polizia è stata fondamentale in questo. Alla fine del libro c’è anche un decalogo per un uso più consapevole dei social”, ha aggiunto Alessia Cruciani.

La trama

Cristiana Saitta frequenta la 3ªC della scuola media Matteotti di Milano. Adora cucinare torte e si sta prepa­rando per realizzare il suo sogno: en­trare alla Scuola di Ballo della Scala. È dolce, buona, bella. Ruggero Rettagono frequenta la 3ªB della stessa scuola. È magrolino, ha un gran senso dell’umorismo, è il più basso della classe e colleziona i voti più alti. Per la Divina Faina e il suo gruppetto di Adulatrici Cospiratrici dai lunghi capelli e i vestiti firmati, Cristiana ha la terribile colpa di piacere al ragazzo più bello della scuola. E per questo va punita. Da allora diventa “Saittastai­zitta”, quella con più pancia che seno e con pochi follower su Instagram. Per i bulli della 3ªB Ruggero è troppo intelligente e piace troppo ai professo­ri, così diventa “Ruggero Gattonero”, il portasfiga della Matteotti. Per Cri e Rug la scuola si trasforma in un inferno e ogni notifica sul tele­fonino in un incubo. Basta un attimo per rovinare la vita di qualcuno. E ci vuole tutta la forza del mondo per riuscire a reagire. 

Il bullismo ieri e oggi

“Il bullismo è sempre esistito, oggi ha dei risvolti più pericolosi. Oggi non c’è bisogno che ci sia una gang di bulli a rovinare la vita ai coetanei, basta che ci sia un cyberbullo. Può colpire molto più delle botte di una volta. Le ferite dei cyberbulli, a volte, non si rimarginano mai: addirittura alcune delle vittime arrivano a togliersi la vita”, ha osservato Cruciani.

Daniele Doesn’t Matter: il contributo

“L’intervento di Danioele è stato prezioso. Ho pensato di voler far arrivar un messaggio importante attraverso il libro: una soluzione esiste, Daniele dà questo messaggio. Lui è stato vittima di bullismo ed è stato costretto a cambire scuola due volte.”

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