Passeggiare amabilmente nei labirinti ronzanti dei centri commerciali? Passare i giorni di festa negli outlet? Solo trent’ anni fa quest’idea avrebbe fatto rabbrividire i più, oggi è praticamente la normalità. Finte città costruite ad arte, con l’architettura che richiama il classicismo dei nostri borghi più raffinati, luoghi di incontri, di ristoro. Luoghi di commercio. Spesso molto gradevoli.
In questa dimensione in cui la passeggiata mano nella mano diventa caccia all’affare a rompere le uova nel paniere dei consumatori sono ancora una volta i lavoratori del commercio: commessi, camerieri, cuochi e addetti vari, che con i loro scioperi, con le loro richieste di contratti più equi mettono in discussione la pace familiare di chi vuole svagarsi a suon acquisti compulsivi.

In concomitanza di quelle che vengono definite “super-festività” la guerra fredda tra consumatori e lavoratori si fa sempre più dura.

Da una parte le richieste dei lavoratori e dei piccoli commercianti di fare un passo in dietro sulle aperture dei negozi nei festivi, per garantire a tutti di avere una vita compatibile con i ritmi sociali, di riposare magari qualche domenica, di passare la pasquetta o il Santo Stefano con i figli. In pratica rivedendo la legge Salva Italia del 2011 , che, sul tema delle liberalizzazioni nel commercio, prevede libertà totale su orari di apertura, anche per 24 ore giornaliere e 365 giorni l’anno. (L’intervento di Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti ai microfoni della trasmissione SIAMO CIO’ CHE PAGHIAMO https://www.tag24.it/podcast/mauro-bussoni-contro-apertura-festiva/ )
 
Dall’altra l’esigenza, reale o solo imposta, dei “consumatori” di recarsi proprio in quei giorni a fare gli acquisti che durante la settimana è impossibile compiere, cogliendo magari l’occasione per mangiare una pizza in famiglia. E sbarcare così una giornata che altrimenti non si saprebbe come passare, forse. Di certo c’è solo che questa è oggettivamente una gran comodità, al punto di divenire un vero e proprio servizio ai cittadini. Come ha spiegato l’avvocato Valeria Graziussi del Codacons  https://www.tag24.it/podcast/valeria-graziussi-apertura-negozi-utili/
 
Chi la spunterà? Difficile dirlo, almeno finché non verrà definito il Governo. Di sicuro è bene tenere sempre presente quell’invisibile, ma pesantissima, terza faccia di questa medaglia: gli imprenditori che investono, dando tanto lavoro, prendendo il giusto guadagno ed anche un po’ delle vite. Dei lavoratori e dei consumatori.