Race for the Cure 2018: a Roma è previsto dal 17 al 20 maggio, al Circo Massimo; a Bari, dal 25 al 27 maggio; a Bologna dal 21 al 23 settembre e a Brescia dal 5 al 7 ottobre. Questo il calendario per la nuova edizione che prevede, per gli iscritti italiani e stranieri, la possibilità di accedere gratuitamente insieme ad un accompagnatore nei siti che aderiranno all’iniziativa. Gli elenchi dei luoghi della cultura aderenti, in costante aggiornamento, saranno pubblicati sul sito www.beniculturali.it nei giorni precedenti le manifestazioni. Per iscriversi alla Race for the Cure 2018 e sostenere la lotta ai tumori del seno basta consultare il sito www.raceforthecure.it . Le iscrizione sono già aperte!
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con la firma del protocollo sottoscritto dal Direttore Generale Musei Antonio Lampis, il Direttore Generale Organizzazione Marina Giuseppone e il Presidente dell’Associazione Susan G. Komen Italia Riccardo Masetti, permetterà l’ingresso gratuito nei musei, monumenti e parchi archeologici statali di Roma, Bari,Bologna e Brescia ai partecipanti della Race for the Cure 2018 che si terrà proprio in queste città. L’ingresso gratuito, consentito nelle giornate di venerdì, sabato e domenica della settimana corrispondente a quella dello svolgimento della manifestazione, è esteso anche ai luoghi della cultura statali della città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
L’arte, risorsa terapeutica
“E’ una bella opportunità di cui potranno usufruire tutte le persone che si iscrivono alla Race. Grazie a questo protocollo col ministero dei beni sarà possibile accedere gratuitamente alle strutture segnalate nell’elenco. L’arte è una risorsa terapeutica per le donne che vivono un tumore, e in generale. E’ dimostrato da vari studi che l’arte allevia l’ansia, e la preoccupazione, che queste malattie portano dietro. Le pazienti svolgono anche attività artistiche durante il loro percorso di cura”, ha sottolineato Riccardo Masetti a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.
La speranza di un nuovo record
“Quest’anno pensiamo di raggiungere un nuovo record. La Race for the Cure vuole ricordare ai partecipanti che l’esercizio fisico è uno strumento di recupero, prevenzione primaria: mantenersi attivi vuol dire tutelare la propria salute, non riammalarsi, e fa bene. Vogliamo incoraggiare anche a questo”, ha aggiunto il prof. Masetti.