Invalsi, da oggi si parte con la formula “computer-based”. “Buon lavoro alle studentesse e agli studenti che da domani saranno impegnati nelle prove Invalsi. Si tratta di un’importante occasione per misurare le proprie conoscenze e le proprie competenze, scoprire i propri punti di forza e gli aspetti su cui continuare a investire per migliorare giorno dopo giorno. È questo il senso di una valutazione che deve servire da stimolo alle giovani e ai giovani, ma anche e soprattutto a tutta la comunità scolastica, per un costante miglioramento del sistema di istruzione”.
Con queste parole la Ministra Valeria Fedeli ha voluto trasmettere i suoi personalissimi auguri a quei 574.600 studenti di terza media impegnati da oggi e fino al 21 Aprile nei test Invalsi, nella cosiddetta nuova formula computer-based. Una delle maggiori preoccupazioni che emergono, in relazione allo svolgimento pratico della prova, riguarda la presenza di un numero sufficiente di computer sul territorio nazionale. La stessa Associazione Nazionale Presidi, attraverso le parole di Mario Rusconi, ha circoscritto i confini di questa possibile emergenza:
“Non tutti i plessi hanno computer a sufficienza per consentire la contemporaneità dello svolgimento delle prove, per cui la maggior parte delle scuole a livello nazionale sono costrette a fare doppi e tripli turni per garantire lo svolgimento delle stesse”. Secondo Rusconi “grazie ad un accordo nazionale tra Anp e l’Istituto nazionale Invalsi, i nostri associati, che ci hanno segnalato tempestivamente le criticità nelle loro scuole, sono stati messi in contatto con le strutture tecniche Invalsi e sappiamo che circa il 95% dei casi segnalati sono già stati completamente risolti”.
Fino allo scorso anno le prove Invalsi erano uno degli scritti dell’Esame finale del I ciclo. Da quest’anno, invece, in base a quanto previsto dal decreto legislativo 62 del 2017 (attuativo della legge 107 del 2015) le prove si svolgono, per la prima volta, nel corso dell’anno scolastico.
“Una novità importante che consentirà alle nostre giovani e ai nostri giovani di accedere alle prove con una maggiore serenità – commenta Fedeli -. Le prove Invalsi rappresentano per le nostre studentesse e i nostri studenti una sfida che, grazie al loro studio, al loro impegno e alla loro passione, possono vincere”.