A Pasqua tenete gli occhi puntati al cielo per vedere la suggestiva Luna Blu, un evento che non si verificava dal 1999. Non si ripeterà fino al 2020. Secondo la tradizione anglosassone viene chiamata così perché sarebbe la seconda luna piena ad apparire nello stesso mese.
Occhi al cielo per vedere la Luna blu
Il 31 marzo si assisterà alla Blue Moon, un evento astronomico straordinario. Il nome non è un richiamo al colore del satellite che continuerà ad essere pallido, ma nasce dall’errore commesso dall’astronomo James Hugh Pruett che nel 1946 la chiamò così in un articolo pubblicato sulla rivista “Sky & Telescope”. Le tribù americane la chiamavano, invece, Warm Moon, luna tiepida, perché la primavera in arrivo disgelava il terreno che tornava ad essere ‘soffice’. Altri nomi sono Sap Moon, Luna della ninfa e Luna della morte.
Si tratta di un evento talmente insolito che nei paesi anglosassoni c’è il detto: “Once in a blue moon”, e sta ad indicare un avvenimento talmente raro da prendere come esempio proprio la luna blu (un po’ come il nostro “una volta ogni morte di papa”).
Come dice la Nasa, “in rare occasioni la Luna può davvero diventare blu. Ma ciò dipende da un’eruzione vulcanica”. Ad ogni modo se il meteo ce lo permetterà, potremo assistere al fenomeno già dalle prime ore del pomeriggio.
Cosa rappresenta la luna piena di marzo?
La luna piena di marzo è simbolo di inizio primavera e, secondo la tradizione, nel momento in cui inizia a calare sprigiona energie positive, allontanando le presenze negative. D’altro canto, la terra sperimenta una rinascita e si risveglia dall’inverno.