Oscar di nome e di fatto: il cestista che ha segnato di più al mondo

Ai Giochi Panamericani prese per mano il Brasile, nella settimana più

importante capace di battere gli Stati Uniti d’America

 

Il più grande brasiliano venuto in Italia nella Pallacanestro è stato Oscar Daniel Bezerra Schmidt più famoso come Oscar.

Nato a Natal il 16 febbraio 1958 fu il più grande atleta nella meravigliosa Caserta che spostò la geografia dello scudetto italiano verso Sud, nel 1991. E il faro della Seleçao che superò gli Stati Uniti d’America in una celebre finale dei Giochi Panamericani. E per il Brasile fu una settimana clamorosa di feste e balli quasi degni dei trionfi ottenuti nel Calcio a 11 maschile.

Oscar ha giocato come Ala nonostante i suoi 205 centimetri, ma in realtà la mano destra è stata quella di una guardia tiratrice, dotata di una immensa precisione. Capace di sfruttare appieno il tiro da 3 punti. Lo hanno ribattezzato Mao Santa, Mano Santa, per quanti punti metteva nei canestri altrui a ogni partita.

Nei 26 anni di carriera Oscar ha giocato in cinque edizioni dei Giochi Olimpici iniziando a Mosca 1980, quella del boicottaggio statunitense, e terminando con il Brasile ad Atlanta, nel 1996. In queste cinque occasioni ha lo stesso numero del portoricano Teo Cruz, giocatore meno noto, dalle nostre parti.

Ma sotto il sacro fuoco di Olimpia Oscar ha segnato più punti di tutti, 1093, anche in un singolo incontro, ben 55 contro la Spagna a Seul, nel 1988. Nella stessa Olimpiade ha avuto la media punti più alta, 42,2 a gara, per un totale di 338 in 8 sfide.

Il Brasile gli deve molto perché con la Seleçao ha giocato dal 1997 al ’96 con una media punti 23,5 a partita. Immenso, come i suoi numeri.

Per capire quanto sia stato importante Oscar Schmidt basti pensare a una cifra, che supera di gran lunga i più celebri giocatori della NBA. Il brasiliano di Natal ha segnato più punti di tutti i giocatori dai tempi di Naismith, 49.737.

Nel 1984 Oscar è stato scelto dai New Jersey Nets nel draft NBA al 6° giro con il numero 15, ma non giocò mai nella National Basketball Associtation.

In Italia Oscar ha giocato con la Pallacanestro Juve Caserta dal 1982 al 1990, chiamato dall’allenatore Bogdan Tanjevic. Avrebbe terminato il percorso nel nostro paese con Pavia, in Serie A, dal 1990 al ’93.

Ma le migliori soddisfazioni se le è tolte con Caserta, vittoria della Coppa Italia nel 1988, e giocò due finali scudetto, entrambe perse nel 1986 e l’anno dopo contro la Tracer Milano. In Europa Caserta ha perso l’ultimo atto di una finale di Coppa delle Coppe contro un grandissimo Real Madrid: non furono sufficienti i 44 punti segnati da Oscar. Un certo Drazen Petrovic ne segnò ben 62.

Non si lasciò bene, con Caserta, che non gli rinnovò il contratto. E recentemente, in una intervista a Sky, ha rivelato i particolari del prolungamento dell’accordo con la Juve.

La società casertana ha ritirato la sua maglia, la numero 18, che non sarebbe mai stata più utilizzata da nessun cestista della Juve Caserta. I cui tifosi chiamavano Oscar “O’ Rey”, come Pelé.

Oscar ha ancora oggi il secondo posto nella classifica di punti segnati nel campionato italiano, soltanto dietro ad Antonella Riva, simbolo per tanti anni della Pallacanestro Cantù, prima che chiudesse la carriera con Milano.

Nel 1984 Oscar ha superato per la prima volta i 60 punti individuali. Ed è il più prolifico straniero nel basket italiano: ha segnato 13957 punti, con una media di 34,6 a gara.

Oscar Schmidt, vero fenomeno di talento, costanza, classe, precisione, è il giocatore di Pallacanestro che nel campionato italiano, avendo giocato un minimo di 100 gare, lui ne ha disputate 403, abbia segnato più di tutti 50 punti e oltre, in una sola partita: è accaduto il 7% delle volte ossia 28 gare.

E per dare la dimensione di questa cifra si è posizionato davanti a due campioni del livello di Drazen Dalipagic, che giocava nella Giomo Venezia, e Joe Bryant, Rieti e Reggio Emilia.

Oscar Schmidt ha smesso di giocare il 26 maggio del 2003, a 45 anni. In quella circostanza ha giocato due partite di Pallacanestro, una organizzata a Caserta l’8 dicembre, coi migliori giocatori italiani: Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Antonello Riva e il suo ex compagno nella squadra campana Sandro Dell’Agnello.

L’attualità degli ultimi anni ci racconta di due grandi appuntamenti, per Oscar Schmidt. Nel 2011 riguarda la sua sfera personale. E’ sottoposto a un intervento al cervello per un tumore. Nel 2013 un secondo intervento all’ospedale Albert Einstein di San Paolo del Brasile, per iniziare, poi, la chemioterapia.

Ma nello stesso anno viene convocato a Springfield, per essere inserito nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, il Tempio delle Celebrità della Pallacanestro mondiale.

Il 18 dicembre 2016 Oscar è stato inserito nell’Italian Basket Hall of Fame ricevendo anche la cittadinanza onoraria di Caserta.

In carriera Oscar ha vinto 8 campionati brasiliani, una Coppa Intercontinentale nel 1979, con la EC Sirio, squadra carioca; la Coppa Italia 1988 con Caserta. E per 7 volte è stato il migliori marcatore del campionato italiano. La prima volta nel 1984, l’ultima nel 1992.