Secondo uno studio, seguire una dieta ipocalorica rallenta l’invecchiamento e allunga la vita. E’ stato dimostrato, infatti, che riducendo l’apporto calorico giornaliero, si può agire sul metabolismo migliorando l’utilizzo energetico e contrastando i radicali liberi. I risultati lasciano sperare che uno stile di vita regolare e a basso contenuto calorico possano migliorare lo stato di salute in età avanzata e allungare addirittura la vita.
L’ oggetto dello studio non è una riduzione delle calorie ai fini del dimagrimento, ma oggetto della ricerca sono adulti sani (e non obesi) per vedere come il nostro corpo reagisce di fronte all’assunzione di un numero minore di calorie.
Una dieta ipocalorica può avere vantaggi sulla salute?
Precedentemente erano state condotte diverse ricerche su specie animali. Adesso, grazie all’ultimo studio, parte del progetto CALERIE (Comprehensive Assessment of Long term Effects of Reducing Intake of Energy) e promosso dai National Institutes of Health degli Stati Uniti, si è finalmente sperimentata la riduzione calorica su campione umano.
I partecipanti, reclutati presso il Pennington Biomedical Research Center di Baton Rouge, in Louisiana, erano 53 adulti sani (tra i 21 e i 50 anni). Il centro utilizzato per lo studio è dotato di camere metaboliche particolarmente sofisticate in grado di misurare l’ossigeno che utilizzano le persone che le occupano e l’anidride carbonica che rilasciano in cambio. Questo permette di capire se una persona sta bruciando carboidrati proteine oppure grassi. Durante la ricerca, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: 34 partecipavano al vero e proprio studio, mentre gli altri 19 facevano parte del gruppo di controllo. I primi hanno visto ridotto il loro introito calorico in media del 15 per cento e 19 nel gruppo di controllo hanno mangiato come al solito.
Per due anni i partecipanti sono stati monitorati e poi sottoposti a test e analisi sul metabolismo. Ne è emerso che i soggetti sottoposti a dieta ipocalorica avevano rallentato il loro metabolismo di base e ottimizzato l’uso dell’energia durante il sonno. Tra l’altro avevano perso mediamente 9 chili ciascuno e ridotto i segni dell’invecchiamento.
La vecchia dieta mediterranea è la più sana. Tante verdure e varietà. Pochi grassi di natura animale e preferenza per l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva