“Il cacciatore” sta riscuotendo un successo pazzesco. La serie televisiva della Rai ispirata alle azioni del magistrato Alfonso Sabella fa boom di ascolti. Proprio il magistrato interpretato sul piccolo schermo da Francesco Montanari ne ha parlato intervenendo su Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto al telefono con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio nel corso del format ECG.
IL CACCIATORE. FRANCESCO MONTANARI INTERPRETA ALFONSO SABELLA CON IL SUO SAVERIO BARONE
“Questa è una serie televisiva che dà molto spazio a personaggi positivi, anche se complessi sul piano psicologico. Sul piano del personaggio non è proprio fedelissima all’originale, ma i fatti di cronaca raccontati, gli episodi, le immagini, le catture, sono state raccontate bene. La serie è liberamente tratta dal mio libro, ‘Il cacciatore di mafiosi’, tutto quello che c’è nel libro è riprodotto in televisione, nella misura in cui racconta la verità sulle modalità con cui siamo riusciti in quel delicatissimo periodo ad arrestare i mafiosi più pericolosi e ad arrestare i latitanti, il problema principale nella lotta alla mafia”.
“ARRIVAMMO AD ARRESTARE BAGARELLA”
“Prima di entrare nel pool antimafia arrivavo da una esperienza di procura normale a Termini Imerese. Ero in un momento di enorme difficoltà, arrivato a Palermo mi fu affidato un difficile processo sui colletti bianchi nell’ambito del quale uno dei mafiosi tentò il suicidio. Lì ci rendemmo conto che esisteva la possibilità di farlo collaborare con la giustizia, grazie a lui individuammo il fratello e poi arrivammo ad arrestare Bagarella. La soddisfazione di fare il lavoro che facevo io, ricercare latitanti, era particolare. Primo per l’adrenalina che ti veniva, poi perché non dovevi aspettare la Cassazione per capire che la tua indagine aveva avuto successo. Catturi il latitante e hai fatto bene, non lo catturi e hai fatto bene”.
“ERO MENO STRONZO RISPETTO AL SAVERIO BARONE INTERPRETATO DA MONTANARI”
“Sono siciliano, siciliano di paese. Questo per me era un vantaggio. Avevo dei colleghi bravissimi, personaggi positivi. Anche se il mio personaggio, Saverio Barone, interpretato da Montanari, per ragioni cinematografiche è controverso, l’hanno fatto molto più stronzo di quanto fossi io in realtà. Il cacciatore Sabella interpretato da Montanari è molto più simile al Sabella di adesso, all’epoca ero più umile, meno arrogante. Anche se quello è un personaggio che così attirerà di più, io ero molto più semplice, molto più lineare. Una cosa mi è dispiaciuta della fiction, ne ho parlato anche con la Rai e col produttore, è il fatto che comunque per ragioni cinematografiche al mio personaggio in qualche caso hanno fatto violare le regole. Io le regole non le ho mai violate e ci tengo a specificarlo”.