Registi famosi, che passione. Per gli amanti del cinema internazionale la settima arte è più di un passatempo. Si tratta di una missione di vita e di un modo di godere delle meraviglie del mondo. Perché un film vi può far ridere o piangere ma vi può anche portare lontano, pur facendovi rimanere nella poltrona di casa vostra. Pensate solo al successo del genere della fantascienza che spinge milioni di persone a viaggi interstellari tra buchi neri e pianeti vari. Questa mini-guida nasce per chi ha il cuore a “celluloide” e vuole conoscere la Top Ten dei registi mondiali. Se ne potrà discutere e qualcuno potrebbe non essere d’accordo ma questi sono i nomi che sono venuti fuori dopo aver confrontato i blog di settore e le opinioni dei più importanti critici cinematografici. Pronti? Fate una buona lettura e poi una buona visione.
Registi famosi. Quali sono i migliori? Dipende dal gusto personale ma si può forzare la mano e, in base al successo di pubblico e critica, provare a stilare una chart dal decimo al primo. Eccola:
- Charlie Chaplin, il genio assoluto di Charlot ma non solo. Dal dramma dell’emigrazione (The Immigrant) al vagabondaggio (Il Monello) all’alienazione della società di massa (Tempi moderni) alle dittature (Il grande dittatore) fino al cinema stesso (Luci della ribalta);
- Carl Theodor Dreyer, famoso per il suo rigore lavorativo. Dai primi piani di La passione di Giovanna d’Arco, nelle sequenze surreali di Vampyr, nell’esistenzialismo cristiano di Ordet. Tre film consigliati: La passione di Giovanna d’Arco, Vampyr, Ordet;
- Fritz Lang, su cui basta dire “Metropolis”;
- Alfred Hitchcock, che ci ha spaventati con un cinema intelligente ed esteticamente perfetto;
- Billy Wilder, un talento talmente variopinto da non poter essere riassunto. Dal dramma (Viale del tramonto) alla commedia (A qualcuno piace caldo) al thriller (Testimone d’accusa) al noir (La fiamma del peccato);
- Akira Kurosawa, ovvero il Giappone e la sua intrigata ed intrigante cultura al servizio della settima arte con “Rashomon” tutto da gustare;
- Orson Welles, uno che ha scritto e girato “Il quarto potere” non poteva non stare in questa classifica. La sua mente creativa, a tratti lucida a tratti delirante, ha partorito lo scherzo radiofonico di sempre convincendo la pacifica America in bianco e nero che gli alieni stessero per sbarcare sul nostro pianeta non con intenti lungimiranti;
- Ingmar Bergman, con un approccio che narra di un esistenzialismo che prende spunto da Dreyer per andare a scavare ancora di più nel tormento dei protagonisti (Persona, Sussurri e grida);
- Federico Fellini, davvero c’è bisogno di scrivere qualcosa per presentare il regista de “La dolce vita”? La sua visione circense del cinema ma, più in generale, della vita ha fatto innamorare il mondo di un’Italia che non c’è più ma che rimarrà per sempre nel nostro immaginario collettivo grazie al suo lavoro;
- Stanley Kubrick, e il migliore di sempre è che ci ha terrorizzato in “Shining” ed eccitato in “Eyes Wide Shut” passando da genere a genere sempre con maestria e sempre lasciando non un segno ma un solco profondissimo.
I migliori registi per i giovani
E le nuove leve del cinema internazionale quali sono? Di certo si devono annoverare questi nomi:
- Guillermo Del Toro, che ha appena vinto l’Oscar per il film “The shape of water” e che da anni impressiona il pubblico di tutto il mondo con i suoi lungometraggi visionari tra fantasy, nerd world e attualità. Un esempio su tutti? “Il labirinto del Fauno” che racconta la guerra con la fantasia di una ragazzina;
- Tim Burton, altro pazzo che ha portato streghe, folletti e goblin nelle nostre case. Usa la forma narrativa della favola ed ha lasciato il mondo a bocca aperta con lavori come “Edward mani di forbici” e “Il mistero di Sleepy Hollow”;
- Michael Moore, l’uomo che ha sdoganato i documentari al cinema. Il suo “Bowling a Columbine” ha fatto piangere l’America e da allora la sua sagacia giornalistica nell’affrontare certi temi conquista nuovo pubblico uscita dopo uscita.
La nascita del cinema
Ma da dove arrivano questi registi famosi? Su quale terreno muovono i loro passi? Le origini parlano di una data precisa che è il 1895, anno in cui i fratelli Lumiere mettono a punto la loro mirabolante invenzione. A Parigi non si parla d’altro. In una polverosa sala da teatro di velluto rosso appare l’immagine di un treno in lontananza. Un treno che si avvicina sempre più all’obiettivo, un treno che punta il pubblico.
La leggenda della nascita del cinematografo dice che la gente si spaventò a morte. Non comprese del tutto che si trattava di un video ed iniziò a temere di essere schiacciata. Qua c’è la nascita di tutto, qua c’è la simbologia della potenza assoluta di questa arte che ancora adesso (e forse ancor di più) ci affascina e ci controlla.
Non siete d’accordo con questa top ten di registi famosi? Ottimo, apriamo al dibattito. Ma non prima che voi abbiate visto i principali film di chi non pensiate di apprezzare in questa classifica.