E’ il giallo delle migliaia di dischetti di plastica che hanno invaso per diversi chilometri le spiagge del Mar Tirreno, dalla Campagna, alla Toscana passando anche per il Lazio. Da dove provengano ancora non si sa, ma di sicuro non è il primo episodio di questo tipo. Tanti altri rifiuti di plastica sono finiti sulle belle spiagge italiane provocando non pochi disagi. Di forma rotonda, i dischetti sono traforati ed hanno un diametro di 4 cm ed uno spessore di 2 mm. Inizialmente si è pensato a capsule del caffé, ma poi questa ipotesi è stata abbandonata in quanto dovrebbe trattarsi di filtri utilizzati nelle vasche di decantazione dei depuratori.
Le indagini sui dischetti di plastica
Continuano le indagini sul mistero dei dischetti di plastica; carabinieri e capitaneria di porto hanno affermato che stanno tenendo in considerazione tutte le ipotesi per verificare quali possano essere le fonti iniziali di questa dispersione in mare e capire se sia effettivamente avvenuta lungo una rotta da nord a sud o viceversa.
Il rischio è che possano rimanere sulle spiagge a lungo, dato che la plastica non è biodegradabile. Le associazioni ambientaliste annunciano esposti alle diverse Procure interessate e il Codacons ha annunciato che oggi presenterà un esposto alle Procure della Repubblica di Napoli, Salerno, Latina, Roma, Civitavecchia e Grosseto, chiedendo l’apertura di indagini urgenti sul territorio alla luce del reato di disastro ambientale. Il rischio concreto è che i dischetti di plastica vengano ridotti in frammenti, andando così ad aumentare i detriti di plastica che galleggiano in mare e spesso vengono inghiottiti dai pesci che ritroviamo sulle nostre tavole.
“Siamo in contatto con il Parco dell’Asinara e mobiliteremo le Capitanerie di Porto. Di plastica in mare ce n’è tanta – spiega il ministero dell’Ambiente Galletti i n un’intervista su Sky – e ci scandalizziamo per questo, ma quando dobbiamo fare qualcosa in prima persona, come è avvenuto quando abbiamo chiesto di pagare un centesimo per i sacchetti di plastica, molti italiani hanno tirato fuori il proprio egoismo”.