Russell il primo grande pioniere del Basket

Con lui Boston sarebbe stata la prima grande piazza dominatrice: 13 titoli, tra campo e panchina

Nemmeno Michael Jordan e Magic messi assieme, hanno conquistato quanto lui

 

Oggi vi raccontiamo la storia di uno dei più grandi giocatori di Pallacanestro di ogni tempo, tra i primi ad aprire la strada della popolarità della palla a spicchi nel mondo. Lo conosciamo come Bill Russell, all’anagrafe William Felton Russell. Nato a Monroe il 12 febbraio 1934, oggi è un gagliardo anziano dalla straordinaria lucidità, ed è stato anche allenatore nella lega di Basket più celebre del pianeta.

Per l’altezza, 2 metri e 8 centimetri, ha giocato da Centro negli Anni Cinquanta e Sessanta.

Si accorgono di Bill Russell già nella Scuola Superiore McClymonds, dal quale spicca il volo verso l’Università di San Francisco, che vince il torneo delle accademie statunitensi NCAA sia nel 1955 che l’anno dopo, dopo una serie ininterrotta di 55 vittorie. Russell presenta una media strepitosa: 20,7 punti a partita, e 20,3 rimbalzi per gara disputata.

L’anno del bis con la University of San Francisco è il capitano di una grandissima squadra nazionale USA, che schierava gli studenti accademici fino al 1988, prima del Dream Team: ogni partita la sua squadra ha imposto uno scarto media di 53,5 punti agli avversari incontrati. Il coach di quella compagine nazionale era Gerald Tucker e i suoi giocatori segnavano sempre 100 punti: in semifinale gli USA superarono 101-38 l’Uruguay, che poi si sarebbe piazzato al terzo posto. In finale gli States vincono 89-55 con la Russia.

Nel mondo dei professionisti Bill Russell entra in pompa magna. La franchigia dei Falchi, gli Hawks, allora di stanza non ad Atlanta ma a Saint Louis, lo sceglie alla prima chiamata del draft dedicato ai giocatori provenienti dal basket universitario. Ma lui si sarebbe accomodato a Boston, dal 1956 al ’69. In 13 campionati i Celtics,  ne vincono 11 perdendo soltanto nel 1958, grazie ai Saint Louis Hawks, quelli che lo avevano scelto, e nel 1967: in questo caso il titolo è andato ai Seventy-Sixers di Philadelphia, la Città dell’Amore Fraterno. In entrambi i casi la squadra avversaria era guidata dal bravo e tenace Alex Hannum.

Al primo anno NBA Russell è il primo a raccogliere, tra difesa e attacco, 20 rimbalzi a partita, cifre ribadite 10 volte in 13 stagioni sportive.

Un riferimento storico ben preciso riguarda i successi conquistati da Bill Russell tanto nel campionato universitario quanto nell’NBA. Le due vittorie consecutive ottenute a San Francisco sarebbero state bissate con i Boston Celtics. Il famoso back-to-back, due vittorie da studente e poi da professionista. Gli altri giocatori di Pallacanestro che sono riusciti nell’intento prestigioso sono stati Henry Bibby, campione NCAA con UCLA, l’Università di Los Angeles, nel 1971 e nel ’72, e coi New York Knicks. Il grande Earvin Johnson, celebre come Magic, è stato vittorioso con Michigan State University, 1979, e Campione NBA nell’80 coi Los Angeles Lakers. Quindi Billy Thompson, in cima alle accademie americane con Louisville nell’86, e con la stessa società californiana nell’87.

Per dare un’idea precisa della grandezza di Bill Russell basti dire che si è trovato, nella graduatoria rimbalzi, secondo solo dietro a Wilt Chamberlain. Bill Russell ne ha arpionati 22,5 di media a partita per un totale di 21.620. Le inarrivabili cifre tra Russell e Chamberlain, peraltro grandi amici al di fuori del campo, dicono che Bill, in una sola partita, ha catturato 51 rimbalzi, Wilt ben 55.

La squadra che ha da lui ricevuto tantissimo è quella dei Boston Celtics: con lui sotto al tabellone i verdi della East Coast hanno vinto 11 campionati in 13 anni dei quali 8 consecutivamente. Nessun’altra realtà ha mai vinto per otto tornei di fila, né gli Chicago Bulls di Phil Jackson né i San Antonio Spurs di Greg Popovich. Un record assoluto. Come il fatto Russell è il capitano di una squadra NBA che ha vinto più titoli con una singola squadra. Lo avrebbe eguagliato soltanto un giocatore di Hockey su Ghiaccio, Henry Richard, atleta dei Montreal Canadiens.

Non ci sono stati solo i successi decretati dal campo, per il grande, immenso, stimatissimo ex studente della San Francisco Dons University: nel 1968 Bill Russell è eletto Sportivo dell’Anno dalla prestigiosa rivista specializzata Sports Illustrated.

Per tutti i grandi esperti lui è stato il primo giocatore a interpretare il senso dell’applicazione in difesa al punto che è stato giudicato il miglior centro difensivo mai visto su un campo. Russell ha vinto 4 volte la nomination di miglior rimbalzista e per 5 volte il Premio di MVP, migliore giocatore di tutta l’NBA, venendo convocato per 12 anni per la Partita delle Stelle.

Il percorso NBA sarebbe proseguito in panchina. Infatti il celeberrimo Rosso Red Auerbach lo scelse come suo successore. Così Bill Russell è stato il primo afroamericano a guidare una squadra nella lega professionisti degli Stati Uniti, dieci anni dopo l’oro olimpico, siamo nel 1966. E lui fino al 1969 riveste il duplice ruolo di giocatore-allenatore, vincendo altri due campionati. Negli anni 70 sarebbe diventato la guida tecnica dei Seattle Supersonics, dal 73 al 77, e dall’87 all’88 dei Sacramento Kings, di nuovo in California, ma senza ottenere nessun acuto.

Da rilevare che nel 1975 è stato insignito del premio più bello, per un giocatore professionistico di Basket: l’inserimento nella Hall of Fame. 21 anni dopo, 1996, è stato scelto come uno dei migliori giocatori dell’NBA in occasione del cinquantesimo anniversario. Nel 1980 Russell è nominato il miglior giocatore di sempre dalla Professional Basketball Writers Association of America, ovvero dagli Scrittori di Pallacanestro.

All’All Star Game 2009, il 14 febbraio, lo storico commissioner NBA David Stern annuncia che il trofeo consegnato al miglior giocatore delle Finali per il Titolo avrebbe assunto il suo nome: Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award.

Da ricordare l’impegno civico e sociale del Bill Russell esterno ai parquet. Si è mobilitato per il Movimento Americano per i Diritti Civili, anche con Black Power “Potere nero”. Una volta si rifiutò di giocare una partita quando lui, uomo di colore, e un suo compagno di squadra, vennero rifiutati da un ristorante della città in cui avrebbero dovuto misurarsi.

Come i grandi eletti della Pallacanestro anche Bill Russell sarebbe diventato commentatore televisivo per la disciplina amata. Oltre a scrivere diversi libri in tema di Basket.

Il 15 febbraio 2011 Bill Russell ha ricevuto alla Casa Bianca la Medaglia Presidenziale della Libertà, la più alta delle onorificenze.

Di questo gagliardo 84enne va sottolineato che è stato un grandissimo amico di Wilt Chamberlain, suo avversario in campo, come lui stesso ha descritto nell’opera letteraria sportiva Russell’s Rules. Wilt è scomparso nell’ottobre del 1999. Mentre questo apprezzatissimo signore ancora frequenta i Palasport americani in cerca di emozioni dei suoi successori. Pochi saranno al suo inestimabile livello, per le 13 vittorie ottenute. Nemmeno Michael Jordan, ci è arrivato. E questo vi dice tutto, su Bill Russell.