Funerali di Martina e Alessia. La chiesa di San Valentino a Cisterna di Latina non era mai stata così piena. Non è bastata ad accogliere tutte quelle persone che alle 11 sono andate a dare l’addio alle due bambine, vittime della furia omicida del padre, il carabiniere dell’Arma, Luigi Capasso.
“Sono circa 50 anni – dice il parroco – che sono sacerdote ed ho celebrato tanti funerali: funerali di persone suicide o uccise, di persone morte tranquillamente sul loro letto o tragicamente in incidenti vari, persone morte dopo una lunga malattia o morte all’improvviso senza che nessuno se ne accorgesse, giovani e anziani. Qualcuno potrebbe pensare che ormai sono abituato alla morte. NO! Non sono abituato! Quando vedo una bara bianca un senso di ribellione mi assale e tanti “perché?” affollano la mia testa. Perché? Mi chiedo e so che questo succede anche a voi, fratelli miei”.
E’ stato proclamato lutto cittadino questa mattina nel Comune di Cisterna. I negozi sono chiusi e tutta la cittadina si è spostata nel quartiere popolare, poco distante da dove abitava la famiglia. Solo ieri la mamma ha saputo della morte delle figlie, ma per motivi di salute non le è stato consentito di piangere sulle loro bare. Ad abbracciarla simbolicamente ci sono i parenti, gli amici e tanti sconosciuti che hanno dimostrato tutto il loro affetto, colpiti da una tragedia assurda e ingiusta.
“Solo che non doveva andare così…Solo che tutti siamo un po’ più soli qui…Sempre nel cuore”, è scritto su uno degli striscioni esposto sulla scalinata della chiesa in cui si sono celebrati i funerali di Martina e Alessia