Oltre 15.000 persone ai funerali di Martina e Alessia, ma non c'è l...
Funerali di Martina e Alessia. La chiesa di San Valentino a Cisterna di Latina non era mai stata così piena. Non è bastata ad accogliere tutte quelle persone che alle 11 sono andate a dare l'addio alle due bambine, vittime della furia omicida del padre, il carabiniere dell'Arma, Luigi Capasso.
"Solo che non doveva andare così...Solo che tutti siamo un po' più soli qui...Sempre nel cuore", è scritto su uno degli striscioni esposto sulla scalinata della chiesa in cui si sono celebrati i funerali di Martina e Alessia
Striscioni, due grandi cuori, palloncini bianchi e rosa erano oggi all'ingresso della parrocchia di San Valentino per le esequie di Alessia e Martina, le bambine di 7 e 13 anni uccise il 28 febbraio dal padre, prima di togliersi la vita e aver sparato tre colpi di pistola alla loro mamma riducendola in fin di vita. Il funerale è iniziato alle 11 nella chiesa in cui Antonietta Gargiulo, dove la mamma delle bambine faceva la catechista.
"Preghiamo anche per il padre", ha detto il parroco, ma qualcuno tra i banchi della chiesa ha contestato le parole e lui ha aggiunto, dopo un attimo di silenzio e commozione, "scusate ma la famiglia ha perdonato".
"Sono circa 50 anni - dice il parroco - che sono sacerdote ed ho celebrato tanti funerali: funerali di persone suicide o uccise, di persone morte tranquillamente sul loro letto o tragicamente in incidenti vari, persone morte dopo una lunga malattia o morte all'improvviso senza che nessuno se ne accorgesse, giovani e anziani. Qualcuno potrebbe pensare che ormai sono abituato alla morte. NO! Non sono abituato! Quando vedo una bara bianca un senso di ribellione mi assale e tanti "perché?" affollano la mia testa. Perché? Mi chiedo e so che questo succede anche a voi, fratelli miei".
E' stato proclamato lutto cittadino questa mattina nel Comune di Cisterna. I negozi sono chiusi e tutta la cittadina si è spostata nel quartiere popolare, poco distante da dove abitava la famiglia. Solo ieri la mamma ha saputo della morte delle figlie, ma per motivi di salute non le è stato consentito di piangere sulle loro bare. Ad abbracciarla simbolicamente ci sono i parenti, gli amici e tanti sconosciuti che hanno dimostrato tutto il loro affetto, colpiti da una tragedia assurda e ingiusta.
"Solo che non doveva andare così...Solo che tutti siamo un po' più soli qui...Sempre nel cuore", è scritto su uno degli striscioni esposto sulla scalinata della chiesa in cui si sono celebrati i funerali di Martina e Alessia