Bambini e libri: la relazione è positiva, otto su dieci leggono libri di carta, libri tattili, ebook audiolibri e app. Si tratta per la precisione dell’82% degli 0 – 13enni. Di questi quasi sei bambini su dieci (il 59%) leggono insieme a un adulto, genitori o altro. La ricerca, che fa parte dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sui consumi editoriali, realizzato in collaborazione con Pepe Research. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa con Gianni Peresson, dell’Ufficio Studi AIE, che ha subito sottolineato quanto inesplorato sia il mondo della lettura infantile: “E’ confermato quello che si sapeva, i bambini leggono un numero di libri superiore a quello della media della popolazione italiana, nonostante tutte le altre attività che si trovano a svolgere durante l’arco della giornata.”
Cosa leggono?
Tra le preferenze non sembra ci sia una particolare predilezione per una forma di lettura, in particolare. I bambini leggono “audiolibri soprattutto nelle fasce più giovani, affiancando altre forme dell’oralità della lettura. Non ci sono contrapposizioni tra letture di libri e consumi del digitale: le due forme tendono ad integrarsi”, ha aggiunto Peresson.
Bambini e libri: questo il binomio per crescere empatici, capaci di ascoltare e pensare bene. I presupposti ci sono tutti, “i bambini e i ragazzi leggono più degli adulti, ma dedicano meno tempo alla lettura. La lettura è polverizzata all’interno delle attività quotidiane e settimanali; ed è un modo diverso di trattare la lettura rispetto al passato”, ha affermato Gianni Peresson. “Eravamo abituati a considerare i lettori in base ai libri letti e non al tempo dedicato alla lettura.”
La funzione delle infrastrutture
E’ centrale la funzione delle infrastrutture nel favorire la lettura nei giovani. Gianni Peresson ha detto: “Laddove esistono biblioteche di pubblica lettura è più facile che si consolidi un’abitudine più alta.” In generale, la situazione italiana è positiva, ma all’estero è sempre un tantino migliore della nostra: “Considerando tutte le diverse forme di lettura, in Italia legge il 60% della popolazione, quando in Spagna siamo ben al di sopra del 70% della popolazione residente.”