Sergio Lo Giudice, del PD, è intervenuto su Radio Cusano Campus durante lo Speciale elezioni e a proposito dei risultati delle elezioni e della situazione di Matteo Renzi ha detto: “Doveva dimettersi dopo il referendum. Tranvata che ha preso in pieno il PD.”
Sergio Lo Giudice, ex Senatore del Pd che il partito non ha ricandidato, ha commentato a Radio cusano Campus i risultati delle elezioni: “Qui non si salva nessuno. È una tranvata che ha preso in pieno il PD. È chiaro che è un colpo molto duro. Chiunque abbia a cuore l’idea di un paese giusto, più equo, attento all’ambiente ed ai diritti non può non sentirsi sconfitto”. La parte più di sinistra è stata messa ai margini dal Pd: è questa una causa di questa debacle? “Al di là delle sorti individuali di ognuno, fare le liste secondo un principio di omogeneità al leader, fare una coalizione con delle liste civetta per evitare di lavorare e faticare per un’alleanza solida e vera di centrosinistra, puntare all’abbattimento e all’umiliazione del dibattito interno hanno portato il Pd anche a smettere di capire cosa stava accadendo fuori”.
Quante colpe ha Renzi?
“C’è un tema generalissimo imputabile a Renzi e al gruppo dirigente che ci hanno portato qui ovvero le ragioni del riformismo. La ricetta che è stata messa in campo per trovare la chiave per un consenso della sinistra è stato sbagliato. Ora bisogna ripartire da capo e questo può accadere partendo dalle dimissioni di Matteo Renzi. Purtroppo il Pd è apparso come un Partito di potere. Anche qui bisogna fare una riflessione seria”. Secondo Lo Giudice non ci sono dubbi: Renzi dovrebbe fare un passo indietro: “È necessario che Renzi si dimetta. Anzi, avrebbe dovuto farlo dopo il referendum costituzionale. In quel momento dovevamo fare una riflessione interna. Invece lui si dimise dal Governo facendosi poi rieleggere come segretario, rimettendosi in pista per proseguire una strada già bocciata dagli elettori”.