Molte voci, tanti libri è l’associazione ideata da Pierluigi Koch, pneumologo, allergologo, pediatra e vuole dare “respiro alle parole”, come spiegato nella brochure promozionale. Il progetto vuole “fermare il tempo, visto che viviamo di fretta. L’idea è quella di condividere con persone meno fortunate di noi storie e racconti, rivitalizzare la speranza, attraverso qualcosa che può avvenire leggendo le belle parole di letterati, scrittori, poeti”, ha affermato Pierluigi Koch, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. 

Alla ricerca di testo coi lettori

I libri da leggere, a parte i grandi classici, come “Il Gattopardo”, “Cent’anni di solitudine” o “Pinocchio”, per bambini, sono da definire con l’ausilio dei lettori. Sono i lettori i veri protagonisti. Questi verranno formati, dopo un’attenta selezione, e leggeranno i testi scelti. “Interpretando sarà possibile condividere la bellezza, creare una relazione con chi ascolta e incontrare chi abbiamo davanti. Con le parole è possibile trasmettere emozioni inimmaginabili”, ha sottolineato Koch.

Leggere è volare

“La lettura favorisce l’immaginazione, leggendo possiamo volare e creare empatia con chi ci ascolta. Il nostro è un servizio per chi vuole volare, avere conforto, attenzione, o anche per chi ha un esagerato tempo libero che non riesce ad occupare pienamente. Viviamo soltanto per raggiungere obiettivi economici, mentre dovremmo trovare il modo di condividere, vivere in pace e serenità e migliorare la qualità vita di tutti i giorni”, ha aggiunto Koch.

L’età dell’ascoltatore più giovane dev’essere di almeno cinque anni

“La lettura è anche un’esperienza medica che tutti possono condividere, a dispetto della musica, o dell’arte in genere; ed è un’esperienza che vorremmo portare in asili, case di cura, scuole elementari. L’età del pubblico dovrebbe essere di almeno cinque anni.”

Contatti utili

www.moltevocitantilibri.com – [email protected] – Facebook – moltevocitantilibri

L’associazione “Molte voci, tanti libri onlus” è alla ricerca di lettori che seguiranno un corso di formazione obbligatorio. Ciascuno potrà “aiutarci in questa strada che stiamo percorrendo”, ha concluso Koch.

Ascolta qui l’intervista integrale