E’ l’ennesimo caso di violenza sulle donne, quello che si è consumato lunedì 9 Febbraio, in Via Fratelli Antona Traversi, a Milano. Un donna è stata sequestrata, picchiata e abusata dall’ex compagna per un’intera notte. A salvarla dall’ incubo sono stati i militari che la mattina presto hanno fatto irruzione in casa.
Perseguitava l’ex compagna da diverso tempo perché non aveva mai accettato quella rottura improvvisa. Convinto che sotto minaccia l’avrebbe indotta a cambiare idea, l’ha sequestrata nella sua abitazione per una notte. L’accusa è di violenza sessuale, sequestro di persona ed atti persecutori.
Cos’è successo quella notte?
Erano le 7 di mattina quando diverse pattuglie sono intervenute in soccorso di una donna che per tutta la notte aveva chiesto aiuto. Un vicino allarmato ha chiamato il 112. Entrambi filippini, lei 28 anni e lui 24 erano in casa. Dopo essere entrato abusivamente, l’uomo aveva chiuso la porta a chiave rifiutandosi di farla andare a lavorare l’ex compagna.
In base a quanto ricostruito dai carabinieri, è stato il terzo atto persecutorio nell’arco di pochi giorni. Durante il primo tentativo l’uomo era stato bloccato dai carabinieri, mentre in quello successivo era riuscito a rubare un mazzo di chiavi con cui lunedì 9 Febbraio era riuscito a rientrare in casa della vittima senza problemi.
La donna che stava per andare al lavoro, non si sarebbe mai aspettata che quella notte, in apparenza uguale a tutte le altre, si sarebbe trasformata in un incubo. L’uomo sotto l’effetto dell’alcool ha iniziato a picchiarla e molestarla.
Violenza sulle donne: qual è il movente di questo gesto?
In questo caso la motivazione deriva dal rifiuto della donna di riprendere una relazione ormai finita e l’ incapacità del compagno di accettare il rifiuto. Una spiegazione certa non c’è, ma in ogni caso nulla può giustificare questi gesti compiuti da “uomini” che decidono di prendersela con chi ha meno mezzi per difendersi.