Giovani e sesso, un rapporto complicato. Gli adolescenti stanno alla sessualità come le malattie sessualmente trasmissibili stanno alle gravidanze indesiderate. Dati sconfortanti vengono diffusi sul tema, “c’è molta meno informazione su questi argomenti e più preoccupazione circa le gravidanze indesiderate”, ha affermato Carla Ardizzone di Skuola.net a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.
I giovani non conoscono le patologie trasmissibili col sesso
Non deve sorprendere, perciò, l’aumento dei casi di tali patologie denunciata dalla comunità sanitaria. La metà degli intervistati, inoltre, dimostra di non conoscerle arrivando a non identificare come tali papilloma virus, gonorrea, clamidia, sifilide e addirittura l’Aids. Solo il 64%, tra l’altro, sa che dall’HIV non si guarisca mai in maniera definitiva. L’81% dei giovani, invece, crede che non si possa rimanere incinta al primo rapporto sessuale. Mentre il 52% non sa che è possibile anche 24 ore dopo il ciclo mestruale. Circa 1 su 4, invece, è convinto che il coito interrotto sia un metodo contraccettivo efficace per evitare gravidanze indesiderate (e il 14%, pur essendone consci, si assume lo stesso il rischio).
Una persona su due non usa il preservativo
“E’ un dato nuovo, la generazione precedente era spaventata dall’idea di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Oggi una persona su due non mette il preservativo”, ha aggiunto Carla Ardizzone. Una discreta quota di contrari al preservativo (27%) afferma di non usarlo perché diminuisce il piacere. E circa 1 su 10 di quelli che ci hanno provato almeno una volta sostiene che tirare fuori il preservativo nel ‘momento caldo’ genera imbarazzo o vergogna. Forse perché in molti (48%) non sanno che il preservativo sia l’unico dispositivo che protegge dall’HIV. E circa 1 su 4 non è a conoscenza che sia il metodo più efficace per non contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Il tema dell’educazione sessuale, nelle scuole e un buon dialogo coi genitori possono migliorare la preoccupante situazione attuale.