Bambini adottati: qual è la condizione nella scuola? In Italia pochi istituti conoscono le linee di indirizzo, emanate dal MIUR, per il diritto allo studio. “Sono state emanate nel dicembre 2014, è un documento scritto a più mani, più che chiaro, che ogni scuola dovrebbe conoscere e applicare, a partire dalla nomina di un referente per l’adozione e dalla formazione specifica per tutti gli insegnanti. Nonostante tutto, ci sono scuole più attive e rispettose della richiesta del MIUR e molte altre che non conoscono neanche l’esistenza di questo documento”, ha affermato Sonia Negri, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. 

Il laboratorio Quante storie! ideato dall’associazione Petali Dal Mondo

Sonia Negri, del direttivo dell’associazione di Varese, ha parlato del laboratorio che viene proposto nelle scuole primarie. Attraverso le loro attività vogliono “permettere ai bambini di raccontare la loro storia. L’obiettivo è quello di educare alle diversità e percepirle come una ricchezza. Tutti i bambini hanno bisogno di sentirsi accolti. Le esperienze accumulate sino ad ora sono positive, crediamo moltissimo in questo progetto. Abbiamo deciso di rendere disponibile la proposta alle persone interessate, perché capiscano questa proposta e possano metterla in pratica. Ogni bambino ha diritto a star bene a scuola, sentirsi accolto e crescere bene insieme ai compagni”, ha aggiunto Sonia Negri.

In Italia, aumentano le associazioni per famiglie adottive

Bambini adottati, in Italia, sta aumentando la sensibilità nei confronti dei genitori che si relazionano con ragazzi che arrivano da paesi stranieri. “Stanno aumentando le associazioni per famiglie adottive. Questi gruppi nascono per diffondere una buona cultura dell’adozione. Il mondo dell’adozione è complesso, è sempre stato difficile, anche quando non se ne parlava. Basti pensare al sistema delle adozioni internazionali: sono coinvolti molti Paesi, ognuno con le sue leggi, la sua storia. Ma non dimentichiamo che ad essere complessa è la condizione dell’essere umano, di essere figlio e genitore”, ha sottolineato Negri. “Bisogna valorizzare la famiglia, come il luogo dove ci si vuole bene, ci si sostiene, è quello che cerchiamo di fare con Petali Dal Mondo.”

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