Bullismo: è stato detto molto sul tema, anzi, è quasi diventato un tema di tendenza. Ne parlano tutti, cos’altro è possibile aggiungere?
Le parole devono essere accompagnate dai fatti
“Bisogna dare”, ha affermato Maria Teresa Bellucci, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus. “Le parole devono essere accompagnate da azioni e previsioni. La legge sul cyberbullismo dà importanza strategica alla scuola, chiedendo che venga individuato un referente che possa occuparsi di chi subisce il bullismo e degli spettatori della violenza. Lo psicologo scolastico è di fondamentale importanza educativa, nella scuola.”
Bisogna vincere la violenza con la solidarietà
Attraverso quali strategie è possibile contrastare il bullismo? “Parlando di solidarietà, raccontando la bellezza dell’incontro con l’altro, della mano tesa. La scuola deve mettersi a sistema con associazioni di volontariato, raccontando ai ragazzi che è possibile superare il problema, con impegno. Il bullismo va riconosciuto e affiancato, con azioni strategiche concrete”, ha sottolineato Maria Teresa Bellucci.
La funzione delle istituzioni
In tutto questo, le istituzioni hanno un ruolo ben preciso. Anzi, sono la chiave di volta del problema. “Sono i genitori dei cittadini, hanno l’onere e l’onore di prendersi cura dei cittadini italiani”, ha detto Bellucci.
I genitori e la relazione coi figli
“I genitori hanno il dovere di instaurare una relazione affettivo – emozionale coi figli, è necessario dare l’esempio, guardare il proprio figlio negli occhi, capire cosa gli sta succedendo. In questo modo i ragazzi si sentiranno accolto nelle loro fragilità. La violenza, che è un fattore predittivo del bullismo, non nasce dal nulla, è un male con una testa, dorme e caratteristiche ben precise. Chi vive di abuso, fisico e psicologico, è portato a riproporre quella violenza e poterla perpetuare ai danni di qualcun’altro. Chi è stato vittima di bullismo è probabile che diventi bullo, soprattutto se mancano interventi di cura.”