L’Onorevole Andrea Causin di Forza Italia, già presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, è intervenuto ai microfoni di Legge o Giustizia condotto da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare dell’emergenza immigrazione.

“Il Presidente Berlusconi, che cita i dati della Caritas, parlava di 600mila immigrati irregolari – ha spiegato Causin – persone senza documenti e quindi senza possibilità di avere un lavoro contrattualizzato. Per questo si dedicano ad attività illegali anche se questo non è assolutamente giustificabile. È il sistema che ha generato questo tipo di meccanismo. Queste persone che arrivano entrano nei centri di detenzione, alla stragrande maggioranza viene dato in mano il foglio di via e lasciate a piede libero”.

Nelle periferie, ma anche nelle piccole società, la situazione sembrerebbe insostenibile

“La situazione nel nostro Paese è esplosiva. Questo non giustifica un pazzo bipolare che impugna un’arma e spara agli immigrati. Purtroppo sull’immigrazione si specula. Si parla di un giro di affari di tre miliardi e mezzo che vengono usati in minima parte per i migranti. All’immigrato vengono dati due euro e mezzo al giorno e non 35 euro. Viene spesso dato uno o due pasti del valore di due euro. Gli altri soldi se li mettono in tasca i professionisti del sociale che hanno costruito un business sull’emergenza dell’accoglienza”.

Salvini dice che bisogna triplicare i rimpatri – spiega Andrea Causin – ma parliamo di numeri enormi

“È inimmaginabile che si possano far sparire 600mila persone nel giro di due mesi. Chi lo dice mente sapendo di mentire. Una parte va rimpatriata ed un’altra deve capire che nel nostro Paese le nostre regole non si infrangono. Non è possibile che tutti gli spacciatori di colore che prendiamo abbiano un quantitativo sotto soglia facendo perdere tempo alle Forze dell’Ordine per il fermo d’identificazione. Certi reati vanno puniti col carcere e non con le multe perchè tanto non le possono pagare”.