Ogni giorno dal Ministero della Salute italiano si registrano avvisi, a volte allarmi, sulla sicurezza alimentare di alcuni prodotti che troviamo, ad esempio, in vendita sui banchi del supermercato. Recentemente la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla trasparenza e l’indipendenza delle valutazioni dei rischi e degli studi scientifici su cui tali valutazioni si basano. In questo caso la consultazione vuole mantenere l’impegno che si era assunta nella sua risposta alla petizione di oltre un milione di cittadini europei che chiedevano il divieto di utilizzo dell’erbicida glifosato, la cui autorizzazione è stata invece rinnovata lo scorso novembre per altri cinque anni. È sempre più chiaro quindi che quando si parla di sicurezza alimentare non si può scherzare ed è necessario potersi fidare dei prodotti che acquistiamo. Per mantenere dunque questo rapporto di fiducia con la propria clientela, ogni azienda alimentare che si rispetti fa ricorso al Consulente HACCP.
Come si diventa consulente HACCP?
L’Università degli Studi Niccolò Cusano ha attivato, in convenzione con l’Università Popolare A.I.Nu.C, il Corso in Consulente per il metodo HACCP e le produzioni alimentari, afferente alla Facoltà di Scienze della Formazione, di durata pari a 1500 ore di impegno complessivo con relativa acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari).
Consulente HACCP: gli sbocchi professionali
La figura del consulente HACCP è alla base della corretta implementazione delle produzioni alimentari: il suo compito è quello di conoscere le modalità di realizzazione dei prodotti e deve essere in grado di riconoscere i potenziali rischi a danno della salute dei consumatori. Suo compito sarà quello di proporre all’Operatore del Settore Alimentare (O.S.A.) le soluzioni necessarie all’abbattimento del rischio e di verificare l’efficacia delle soluzioni proposte passando attraverso la stesura del Piano di Autocontrollo e l’applicazione del METODO H.A.C.C.P..
A corollario della sua attività, il Consulente può effettuare i campionamenti analitici sulle produzioni e affidare ad un laboratorio esterno le relative indagini analitiche di carattere chimico-fisico e microbiologico. In questo modo il Consulente potrà chiudere il cerchio attorno all’attività del Cliente confermando la validità delle procedure messe in campo e fornendo così la documentazione necessaria agli organi competenti in materia di sorveglianza.
I consulenti per le Produzioni Alimentari trovano la realizzazione delle proprie competenze professionali in moltissime aree commerciali di diverso calibro. Da realtà più semplici come un’erboristeria o una gelateria a realtà commerciali più strutturate come pizzerie e ristoranti, forni e pasticcerie fino a strutture organizzate complesse come le mense (scolastiche, aziendali, universitarie), supermercati e aziende alimentari di ogni tipo.
Corso Unicusano e AINuC: “Consulente per il metodo HACCP e le produzioni alimentari“
Il corso Unicusano e Università Popolare A.I.Nu.C ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti a 60 CFU; si svolgerà in modalità e-learning con piattaforma accessibile 24 h\24 ed è articolato in:
- lezioni video e materiale fad appositamente predisposto;
- congruo numero di ore destinate all’auto-apprendimento, allo studio individuale e domestico;
- eventuali verifiche intermedie
Tutti coloro che risulteranno regolarmente iscritti al Corso dovranno sostenere un esame finale che accerti il conseguimento degli obiettivi proposti. L’accesso all’esame finale è consentito previo superamento di un questionario on line con domande a risposta multipla
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