Lo sfogo di Daniela Martani su Radio Cusano Campus. Ecco cosa ha detto la pasionaria veg intervenendo ai microfoni di ECG con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

“L’INCUBO SU FACEBOOK”

“Dirò una cosa molto forte. Zuckerberg è un criminale. Ha creato un mostro che non sa gestire.  Facebook è popolato da una cloaca di malati mentali. Formano gruppi antivegani, creano pagine,  account fake, sono dei vigliacchi e dei dementi, riempono questi gruppi in cui prendono quello che scriviamo e lo pubblicano nelle loro pagine per aizzare l’odio contro di noi. Se sto vivendo un incubo? Sì, perché Facebook non tutela chi come me subisce stalking e molestie”.

“PUBBLICATO IL MIO INDIRIZZO DI CASA”

“Sulle loro pagine hanno pubblicato addirittura il mio indirizzo. Si mettono d’accordo e tutti insieme segnalano i post delle persone che vogliono colpire. Facebook mi ha bannato perché ho scritto la parola ‘analfabetismo’. Siamo a un livello di violenza assoluta. Dovrebbe essere obbligatorio fornire il documento di identità quando ti iscrivi su Facebook. Così nessuno potrà più creare account fake. Facebook deve chiudere se chi l’ha fondato non lo riesce a gestire”.

DANIELA MARTANI POI HA COMMENTATO IL BILANCIO DELLE VITTIME DALL’INIZIO DELLA CACCIA. I MORTI SONO 114

“Questi sono assassini legalizzati. Salvini si indigna per il presunto assassino di quella povera ragazza che è stata fatta a pezzi, non fa altro che spendersi nell’accusare gli immigrati, però non dice niente sulla caccia, perché la maggior parte dei suoi elettori sono cacciatori. Ci si scandalizza per una persona che commette un delitto atroce, però poi il politico di turno che viene eletto dai cacciatori, assassini legalizzati protetti dalla lobby delle armi, non dice nulla davanti a certi dati. E ormai non puoi più andare nel bosco a farti una passeggiata la domenica che c’è il rischio che ti becchi una pallottola vagante. Vengono ammazzati milioni di animali per far divertire questi cretini assassini. Non una parola da parte dei politici su queste 114 vittime”.

Clicca qui per ascoltare l’audio integrale