Manuela Di Centa
Manuela Di Centa è senza dubbio una grande atleta, capace di dare l’esempio a quanti praticano attività sportiva sia a livello amatoriale che professionistico e continuo. Nasce a Paluzza il 31 gennaio del 1963 quindi ha compiuto 55 anni qualche giorno fa. E’ stata una grande fondista italiana sulla neve, ed è sorella di Giorgio e cugina del mezzofondista Venanzio Ortis, già atleti di grande caratura. Il primo nella stessa disciplina di Manuela, l’altro si è distinto nel settore dell’Atletica Leggera. Lei si sarebbe distinta come alpinista e anche nella qualità di conduttrice televisiva, dove arrivò in punta di piedi ma con metodo e puntuale impegno, prima di approdare al Parlamento Italiano da deputata.
E’ arrivata giovanissima in Nazionale, nel 1980 a soli 17 anni dopo aver fatto bene nelle categorie giovanili: nel 1982 ancora Juniores, è d’argento, ai Campionati del Mondo, che vive anche nella Categoria Senior, dove giunge ottava nella 5 kilometri.
Le gare di fondo sulla neve richiedono tanta costanza e ci vorranno degli anni, pur di arrivare a qualche risultato di prestigio.
Manuela Di Centa ha vinto 7 medaglie in tre edizioni dei Campionati del Mondo. 4 volte è stata d’argento, in Val di Fiemme nel 1991 nella staffetta a squadre, a Falun nel 1993, seconda nella faticosissima 30 kilometri e nella staffetta, e ancora nella 30 km. a Thunder Bay nel 1995. Sempre nel 1991 in Trentino ha ottenuto un bronzo nella 5 km. e uno nella 30, e sarà terza anche nel 95 a Thunder Bay sulla più breve distanza.
Pur non vincendo mai l’oro nei campionati del mondo, la grande atleta friulana conquista la Coppa del Mondo che, come avviene nel ciclismo, annovera più competizioni distribuendo la graduatoria attraverso il metodo dei punti assegnati per i piazzamenti ottenuti. La Di Centa la vince nel 1994 e nel 1996 con 26 piazzamenti singoli e 4 a squadre.
Nelle edizioni delle Olimpiadi Invernali Manuela Di Centa ha vinto 7 medaglie così divise: ad Albertville, Canada, è bronzo nella staffetta ripetendo lo stesso risultato con le compagne di nazionale sia a Lillehammer nel 1994 che a Nagano nel 98. Ma prorio nel 94, individualmente, vince l’oro nella 15 e nella 30 km., due veri e propri trionfi. Nella stessa situazione ottiene 2 medaglie d’argento, nella 5 km e nell’inseguimento. Sono le Olimpiadi che la consacrano a livello assoluto.
Complessivamente, in tutte le manifestazioni internazionali Manuela Di Centa ha centrato 14 vittorie, 13 da sola e 1 a squadre; 10 secondi posti, 8 dei quali individuali, e 6 volte è arrivata terza, 1 con la staffetta e 5 da sola. Le sue compagne di staffetta in azzurro sono state Stefania Belmondo, Bice Vanzetta, Gabriella Paruzzi e Karin Moroder.
Nel 1996 Manuela Di Centa è eletta presidente della Commissione italiana degli Atleti fondata dal CONI, che la inserisce, due anni dopo, membro della giunta e del consiglio nazionale.
E’ un vulcano di attività, sportive ma non solo, questa grintosa e tenace donna del Friuli Venezia Giulia. Nel 2003 è la prima italiana a raggiungere la cima del Monte Everest con l’impiego e l’aiuto delle bombole d’ossigeno. Una impresa per la quale si è allenata prima sui nostri monti quali il Gruppo Ortles-Cevedale e l’Olimpo, poi in Europa arrivando in vetta all’Elbrus, che è alto 5642 ed è la montagna più alta di tutta l’Europa. Poi avrebbe fortificato la sua costanza di rendimento e allenato la sua tenacia sia in Asia che in Cima prima dell’Himalaya.
Nel 2005 la friulana ricopre il rilevante ruolo di Vicepresidente Vicario e nel 2009 è votata quale membro della Giunta Esecutiva per un quadriennio raccogliendo la stima di un ambiente sportivo intero. Proprio a Torino 2006, Giochi Olimpici Invernali, XX edizione, è scelta quale sindaco del Villaggio Olimpico. E ha portato la bandiera nello stadio sia nella cerimonia di apertura che in quella di chiusura insieme a personaggi importanti nel mondo quali Isabel Allende, le attrici Susan Sarandon e Sofia Loren, Nawal El Moutawakel, prima atleta marocchina a vincere una medaglia d’oro olimpica, a Los Angeles 84 nei 400 metri a ostacoli; a Wangari Maathai, biologa e attivista keniota prima donna a vincere il Premio Nobel per la Pace nel 2004 e membro del Parlamento della sua nazione; a Maria de Lourdes Mutola, campionessa olimpica a Sydney 2000 negli 800 metri e 3 volte campionessa del mondo della disciplina del mezzofondo su una pista d’atletica; e infine con Somaly Mam, avvocato cambogiano e da sempre donna impegnata contro il traffico sessuale di bambine e adulte in Asia come nel mondo.
Una curiosità. In quella specifica olimpiade Manuela Di Centa ha partecipato alla premiazione con il presidente della Federazione Internazionale Sci Gian Franco Kasper, e nella 50 km di fondo hanno consegnato la medaglia d’oro proprio al fratello, Giorgio Di Centa, vincitore della maratona sulla neve.
Il 29 maggio del 2008 Manuela Di Centa ha rappresentato, a Città del Capo, Sudafrica, la candidatura della Val di Fiemme quale sedei dei Mondiali di Sci Nordico del 2013, e nel 2010 è stata prisdente del comitato che promuoveva la candidatura di Trento a ospitare la XXVIII Universiade invernale del 2017.
Nel 2014 ha provato anche la strada per diventare presidente della Federazione Italiana degli Sport Invernali senza venir eletta.
Anche in politica è sempre stata molto attiva, la Di Centa: non riesce a entrare nel Parlamento Europeo nel 2004 con Forza Italia ma è eletta deputata nelle politiche italiane del 2006 per la circoscrizione Friuli Venezia Giulia lasciando l’incarico di vicepresidente vicario del CONI. Nel 2008 è rieletta nel collegio elettorale del Tretino Alto Adige facendo parte della Commissione Cultura Scienza e Istruzione.
Nel 2013 non sarà eletta una ulteriore volta.
La sua figura di grande sportiva le ha dato grandi soddisfazioni in televisione: nel 1999 ha condotto Cominciamo bene su RAI 3 nel 2000 Linea Bianca su RAI 1, un programma invernale dedicato alle stupende bellezze della montagna, ambiente a lei congeniale e da lei amato. Nel 2014 Manuela Di Centa torna in TV sul canale satellitare Marco Polo in una trasmissione a puntate intitolata “Le mie montagne”. Poi avrebbe vissuto anche da concorrente, questa volta, la terza edizione di Notti sul Ghiaccio in onda in prima serata su RAI 1.