Giovani: i Millenial, una volta finiti gli studi, rimangono in Italia e lavorano nel settore agricolo. Questa è la sintesi data dalla Coldiretti: “E’ una generazione che si trova a vivere in condizioni di precarietà e insicurezza”, ha affermato Maria Letizia Gardini, responsabile Giovani Impresa di Coldiretti, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.
Abbiamo commentato la notizia diffusa nelle ultime ore che fa sapere che un ragazzo su tre, in Italia, vive con la paghetta dei genitori o di un adulto.
Millennial impossibilitati a scegliere
“I Millennial non possono scegliere, il tessuto economico e sociale non gli permette di realizzarsi come vorrebbe. Alcuni di loro lascerebbero l’Italia per trasferirsi all’estero, il 30% circa; mentre la restante parte vuole investire nei propri territori e costruire il futuro con le proprie mani. Il settore agricolo è una valida prospettiva per chi decide di restare”, ha affermato Maria Letizia Gardini.
Siamo una nazione a vocazione agricola, l’analisi riportata da Coldiretti ne è l’ulteriore dimostrazione. Le certezze dei nostri progenitori rappresentano, ancora oggi, l’unico ancoraggio possibile per le nuove generazioni.
Sostegno economico e formativo
Il 70% che ha deciso di rimanere in Italia vuole essere da stimolo per la restante parte che brancola nel buio. “Coldiretti e associazioni simili sono la dimostrazione che le organizzazioni di categoria un ruolo l’hanno. Possono sostenere i ragazzi da un punto di vista economico e formativo. Noi, operiamo in questa maniera: finanziamo, formiamo e accompagniamo i Millennial nell’attività. Coldiretti ha capito quanto è importante pensare a loro e alla generazione successiva”, ha sottolineato Maria Letizia Gardini.
La situazione italiana, da Nord a Sud, risulta “piuttosto omogenea. Il tessuto imprenditoriale agricolo non presenta grandi divergenze. Il Sud sta rispondendo meglio, stiamo dimostrando che l’agricoltura è il settore di punta e che può dare prospettive a medio e lungo termine.”