Montessori 6 – 12 è il libro di Claudia Porta, educatrice, mamma e studiosa, Gallucci Editore, per genitori e insegnanti interessanti a spiegare la storia, la geografia, l’italiano, giocando. Questo è il paradigma montessoriano. “Il bambino impara attraverso un oggetto, che ha tra le mani, non tramite concetti astratti che possono risultare noiosi. I bambini scoprono il mondo, e conoscono, perché stimolati, perché hanno voglia di sapere di storia, geografia e non perché gli viene imposto”, ha affermato Claudia Porta a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.
Quante scuole montessoriane abbiamo in Italia?
Il paradosso italico, ancora una volta, ci porta a ricordare che, sebbene Maria Montessori meriti una riconoscenza diversa, il metodo non risulta diffusissimo nelle nostre scuole. “Noi siamo la patria della Montessori, ma nonostante tutto non le diamo il giusto riconoscimento. Adesso sta diventando di moda, per fortuna, le mode non sono sempre sbagliate”, ha sottolineato l’esperta.
Scuole montessoriane
La quantità di scuole montessoriane è maggiore nel caso delle materne, “più il bambino cresce meno possibilità ci sono di trovare istituti scolastici che educano seguendo il metodo Montessori.”
Montessori 6 – 12 aiuta a stimolare i bambini ad apprendere, spiegando con quali giochi è possibile raggiungere l’obiettivo. Ma prima dei 6 anni e dopo i 12 cosa ha affermato la scienziata di Chiaravalle? Che i bambini vanno sempre osservati e stimolati ad apprendere.
“In tutte le fasce d’età l’importante è osservare il bambino. Ogni bambino è unico, questa è la forza del metodo. Un bambino può imparare a leggere a 4 anni, un altro a 7, non importa. Ognuno ha i suoi tempi e vanno rispettati. C’è molto sulla fascia d’età tra i 3 e i 6 anni e molto poco sulla fascia d’età successiva ai 12 anni: è tutto in fase di studio e sperimentazione. Il motto montessoriano è ‘insegnami a fare da solo’. Si promuove sempre l’autonomia, in particolare dalle scuole medie in poi”, ha aggiunto Claudia Porta.
Sono molto interessata al Metodo Montessori, rammaricata che non vi siano nel mio territorio delle strutture scolastiche e del personale formato che possano venire incontro a genitori e, soprattutto, bambini. Ne ho due di tre e quattro anni e ho sempre creduto che la loro autonomia si sviluppasse assecondando i ritmi naturali e personali di crescita, “insegnarmi a fare da solo” è un motto a cui non posso rimanere indifferente né come madre, né tantomeno come insegnante di scuola primaria. Ma “Nemo profeta in patria”, credo anch’io che la Montessori e il suo metodo scientifico sia stato sottovalutato dalla scuola italiana. E non è facile applicarlo senza conoscerlo a fondo, senza sapere qual è il suo punto di partenza, quali gli obiettivi principali da raggiungere, quale atteggiamento mettere in atto con i bambini…