Regionali Lazio, Leonori (PD): “Imbarazzante il balletto del centrodestra sul candidato, vuol dire che non tengono a questo territorio. Dopo la Polverini, i cittadini si augurano che stiano il più lontano possibile dalla Regione. Raggi? Sta chiusa nelle stanze e non dialoga coi cittadini”
Marta Leonori, candidata per il Pd al Consiglio della Regione Lazio ed ex assessore della giunta Marino, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sullo stallo nel centrodestra per la scelta del candidato governatore del Lazio
“Dopo quello che ha fatto la Polverini, i cittadini sperano che il centrodestra stia il più lontano possibile dalla gestione della Regione Lazio –ha dichiarato Leonori-. L’assenza di un nominativo stupisce particolarmente, perché nelle elezioni regionali i cittadini trovano sulla scheda il nome del presidente, quindi come il sindaco è fondamentale la figura del presidente. Il fatto che manchi il candidato presidente vuol dire che il centrodestra non tiene alla regione Lazio, non tiene a questo territorio, e non ha un programma, stanno ancora litigando sui nomi come se fosse una questione accessoria rispetto all’idea che si ha delle politiche che si vogliono portare avanti. Questo balletto, per cui ogni ora ci sono degli ultimatum, è abbastanza imbarazzante”.
In merito al primo anno e mezzo della giunta Raggi
“La cosa che più mi stupisce di questa amministrazione è la totale assenza di dialogo con i cittadini e le associazioni –ha affermato Leonori-. Lo stile della giunta Marino era di non avere pregiudizi e di ascoltare le proposte e anche le proteste di chi aveva qualcosa da dire sulla città. Con l’ascolto e con la condivisione si può fare molto, invece chiudendosi nelle stanze e dicendo: ‘noi stiamo studiando’, ‘ci hanno lasciato le macerie’, non si va da nessuna parte. Più che rivendicare il fatto che la situazione è difficile, bisognerebbe con umiltà mettersi a lavorare. Questa è la principale differenza tra amministrare e non amministrare”.