Per chi ama la Pallacanestro giocoliera il 7 gennaio non è una data qualsiasi: infatti nel 1927 viene giocata la prima partita di Basket dai primissimi Harlem Globetrotters, ovvero i Giramondo di Harlem. Vengono dal popolare quartiere afro-americano della zona di Manhattan, New York. E’ una squadra spettacolare, che gioca a Pallacanestro sfruttando le grandi doti atletiche in allegria, per far divertire la gente che li va ad ammirare, e per divertire loro stessi.
Il loro fondatore è stato Abe Saperstein. Hanno giocato in 100 nazioni di tutto il pianeta, andando in campo per oltre 20.000 partite, un record assoluto, irraggiungibile. Gli Harlem all’inizio della loro storia di chiamano Giles Post poi quando entrano tra i Professionisti si fanno chiamare Savoy Big Five. Ma di lì a poco scelgono un nome che li consegnerà, in tutte le versioni, alla leggenda: d’ora in poi, appena prima del Secondo Conflitto Mondiale, sono gli Harlem Globetrotters. Il loro stile è di stampo comico, oltreché fatto di grandissima tecnica, e nel 1951, a 6 soli anni dalla guerra, riescono a convincere le due Germanie, per giocare davanti al pubblico tedesco, e cominciano da Berlino.
Tra i giocatori che militarono diversi decenni fa ci sono stati elementi che avrebbero fatto parte della NBA, la lega professionistica americana, il campionato più bello e incerto del mondo: tra loro Goose Tatum, Jamario Moon e Meadowlark Lemon, senza dimenticare Wilt The Stilt Chamberlain tanto che la maglia numero 13 non sarebbe stata più portata da nessuno, tanto in campionato quanto tra gli Harlem. Che la issarono nella Hall of Fame dal 9 marzo 2000. Anche la 20 di Marques Haynes, la 36 di Lemon, la 50 di Tatum e la 22 di Curly Neal, non sarebbero state più utilizzate. Fanno parte di una meravigliosa storia, per attenzione riscossa, ammirazione di tutti gli spettatori e gli addetti ai lavori.
Tutti i giocatori che hanno vestito la maglia della franchigia più spettacolare sono di origine afro-americana, e visto come spesso il loro stile si è saputo trasformare in gesti atletici conditi da spettacolo. Quelli che non volevano credere nella loro capacità di esportare i giochi con la palla a spicchi in giro per il mondo non credevano nelle possibilità di questi incredibili atleti: ma poi, per fortuna, arrivarono i diritti civili contrari alla segregazione razziale, a spalancare la strada a questi intraprendenti giocatori-imprenditori. Dal 2002 sono stati inseriti, di diritto, per i meriti connessi alla disciplina pubblicizzata in giro per il globo terrestre, gli Harlem Globetrotters sono stati inseriti nella Basketball Hall of Fame, il Tempio delle Celebrità. Dove era entrato, ma nel 1971, il loro fondatore, Abe Saperstein.
Il loro campo di allenamento sarebbe diventato recentemente il Walt Disney World Resort a Orlando, Stato della Florida. E nel 2013 hanno ricevuto il Premio Eddie Hamel, riservato agli sportivi praticanti impegnati nella lotta contro il razzismo e l’ignoranza che porta a diffonderlo.
Per comprendere quanto siano conosciuti gli Harlem Globetrotters basti pensare ai nove membri onorari che sono stati da loro stessi nominati, da Henry Kissinger, esponente assoluto di spicco della politica americana e stratega di fama internazionale. Il grandissimo Kareem Abdul Jabbar, una delle primissime leggende dell’amata Pallacanestro. Il Reverendo Jesse Jackson, a proposito di lotta contro il razzismo, e ancora Papa Giovanni Paolo II, l’ex atleta mondiale Jackie Joyner-Kersee, l’apprezzata attrice Whoopi Goldberg e Nelson Mandela. Con loro anche il conduttore radiofonico, attore e cantante di origini inglesi ma naturalizzato statunitense Bob Hope.