LinkedIn funziona? La domanda è lecita perché l’essenza stessa di questo social network specializzato sul lavoro è quella di posizionare i suoi utenti nel mercato, Il funzionamento è chiaro e piace a tutti ma poi, alla fine, genera davvero contatti? E questi contatti, poi, si trasformano davvero in occasioni di lavoro? Vale la pena soffermarsi sul tema e cercare di contestualizzarlo per spiegare diverse cose. Vedremo che c’è differenza di resa occupazionale a seconda del settore in cui cercate ed anche a seconda dei trucchi per usare LinkedIn che mettete in pratica. Con questa mini-guida ne saprete di più ed avrete anche tutti i mezzi necessari per decidere se approfondire o meno la questione. Curiosi? E allora datevi alla pazza lettura ricordando che, oltre alla preziosa teoria, c’è l’ancor più preziosa pratica che in questo caso dovrete applicare quanto prima per ottenere risultati provando e riprovando fino al meritato ed agognato successo.

LinkedIn funziona? Sì e no. Perché è un social network e non una bacchetta magica. Chi lo critica, infatti, spesso è convinto che sia sufficiente aprirsi un profilo per avere milioni di chiamate da parte di aziende interessate. Invece questo è solo una strumento occupazionale che va imparato ad essere usato e va continuamente gestito.

Partiamo dal fatto che mestieri più tecnici, come quelli legati alla programmazione e all’ingegneria, hanno riscontro più rapido con gli uffici del personale ma questo accade anche nel mondo reale. Si tratta di know-how che interessa e, quindi, tutto scorre più velocemente. Invece, se fate lavori creativi, creativi dovete essere. Cioè?

Ecco qualche trucco per usare LinkedIn ed attirare così l’attenzione delle aziende su di voi:

  • Aggiornare sempre curriculum e profilo. E cambiate foto ogni tanto ricordandovi che dovete essere professionali e seri;
  • Tradurre il proprio profilo almeno in un’altra lingua. Non c’è bisogno di rifare tutto daccapo perché c’è uno strumento di Linkedin ad hoc;
  • Copiare chi funziona, come il profilo di Richard Branson che è un concentrato di buone prassi: titolo e sommario descrittivi, non banali, pubblicazione di articoli su vari temi e una frase per mostrare il proprio potenziale con un occhio al futuro nella sezione “esperienze”;
  • Ricordarsi di usare le parole chiave in tutti i campi del profilo, dal sommario alle competenze perché la ricerca avviene attraverso quelle;
  • Farsi notare con qualche astuzia grafica, video, infografiche e work samples;
  • Scrivete curricula completi anche di risultati in quello che avete fatto;
  • Usare gli aggiornamenti di stato. Sono una buona occasione per evidenziare alcuni dei vostri ultimi lavori, condividere la lettura di un articolo o un libro epromuovere la vostra presenza a un evento.

LinkedIn cos’è

Per capre se LinkedIn funziona, bisogna prima capirne l’essenza stessa. Con circa 400 milioni di utenti, di cui più di 8 solo in Italia, si tratta del social network professionale più diffuso in rete. Se ben usato è una miniera di contatti proficui, purché si capisca che non è un sito dove archiviare il proprio curriculum ma una rete sociale con le sue regole.

Gli influencer di LinkedIn hanno grande potere e vanno individuati quanto prima per darvi modo di seguirne la scia ma anche per spingere là dove siete lacunosi rispetto alla loro offerta, Avere un capofila significa avere una fila e, quindi, anche una direzione.

Come scrivere un curriculum vitae

Le aziende comunque, sia su social network che per via più tradizionali, vanno avvicinate nel modo giusto. Siete certi di sapere come scrivere un curriculum vitae? Alcune università. come la Unicusano, offrono proprio un servizio di “Stage & Job Opportunities” in cui insegnano cosa mettere e cosa no.

I consigli per impressionare un’azienda possono essere molti ma diverto non dovete mentire né esagerare con le esperienze ma allo stesso tempo dovete comunicare con maestria la vostra carriera “romanzandola” un po’ per rendervi appetibili.

LinkedIn funziona. Se funzionate voi. Costruite la rete giusta. Non solo fatta di amici. Secondo il noto periodico Wired, ci sono 3 tipi di persone che dovrete includere nelle vostre cerchie su Linkedin:

  1. persone che conoscete a livello personale;
  2. utenti che hanno molti collegamenti;
  3. esperti della vostra materia.

Per avere una prima buona situazione di networking ve ne servono almeno 50. Per ottenerli, evitate servizi a pagamento che vi imbottiranno solo di fake o stranieri poco utili al vostro business. Cercate, invece, di personalizzare le richieste di connessione, sostituendo per esempio lo scontato  standard “Vorrei aggiungerti alla mia rete professionale su LinkedIn” con una frase scritta di vostro pugno che vi rappresenti tipo “Let’s do networking!”.

Ultima considerazione per capire come trovare lavoro su LinkedIn. Secondo il suo staff, l’80% delle posizioni di lavoro si conquistano proprio grazie al passaparola online. Quindi? Date modo agli altri di parlare di voi, di quel che fate e, soprattutto, di quel che potreste fare per loro in caso di assunzione o, per lo meno, di possibile prossima collaborazione.