Regionali. Massimiliano Smeriglio, vice presidente della Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

RIASCOLTA QUI L’INTERVISTA

In merito all’appoggio delle liste di sinistra a Zingaretti alle regionali del Lazio

“E’ chiaro che siamo tutti molto soddisfatti per questa alleanza –ha affermato Smeriglio-. Vince un’idea che invece purtroppo è stata sconfitta a livello nazionale, che è quella del campo largo all’interno del centrosinistra. Mentre c’erano gli addetti ai ponti, c’erano i guastatori al lavoro, sulla riva destra e sulla riva sinistra e dunque questa idea non è andata a buon fine. A destra il populismo va forte e se il campo democratico e progressista si divide è un problema. Si fanno sempre gli stessi errori purtroppo”.

“Dobbiamo essere onesti con i cittadini, dobbiamo andare in campagna elettorale elencando le cose buone che abbiamo fatto, ma parlando anche delle cose non buone che dobbiamo migliorare –ha aggiunto Smeriglio-. Ad esempio sulla sanità abbiamo impiegato energie e tempo per uscire dal commissariamento, adesso che ce l’abbiamo fatta dobbiamo iniziare a lavorare sulla sanità”.

“I muri ribaltati diventano ponti. Ora siamo di fronte a dei muri, nati dal dibattito interno al Pd. Io non penso mai che il problema sia un nome, chi personalizza troppo fa male alla politica. Il problema è legato ai programmi. Tutto il campo del centrosinistra non mi pare si appresti a fare una performance elettorale particolarmente brillante a livello nazionale, in Lombardia e in Friuli. Nel Lazio proveremo a vincere, se ce la faremo questo modello potrebbe essere applicato dopo il 5 marzo”.

Sulla mancata alleanza di centrosinistra in Lombardia

Con la fuga di Maroni, si è aperta una prospettiva di vittoria che prima non c’era, buttarla al macero è veramente un’occasione mancata” ha dichiarato Smeriglio.