Rifugiati, “la legge Zampa è un grande passo in avanti, ora la sfida è l’implementazione di questa stessa”, ha detto Fosca Nomis, responsabile relazioni istituzionali di Save The Children, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.
Più di 380 minori soli sono in attesa di essere ricollocati, in Italia. Solo 1 migrante su 3 ha usufruito del programma europeo di relocation, di cui appena 99 minori non accompagnati nel nostro Paese. “Il tema della migrazione richiede un intervento importante, per garantire l’accesso a scuola, rendersi autonomi in maniera rapida. Questi ragazzi dovrebbero aver trovato lavoro, una casa, in un anno e mezzo”, ha aggiunto Fosca Nomis. Non è secondaria al problema la funzione dei tutori volontari: “Sono 2.700 i cittadini disponibili ad occuparsi di minori migranti, l’obiettivo è che i ragazzi diventino parte integrante della nostra comunità.”
Chi è il tutore volontario?
“Una figura adulta che si mette a disposizione per diventare un mentore, una figura che accompagni all’integrazione nella comunità, e coi pari, non va a supplire la figura dei genitori, è una figura di supporto, come gli insegnanti che ci accompagnano. La scuola rappresenta un punto di incontro, confronto e integrazione fondamentale. La stragrande maggioranza dei tutori volontari sono donne, adulte, e hanno una laurea”, ha sottolineato Fosca Nomis, soffermandosi sull’importanza della figura del tutore volontario.
Rifugiati: il Lazio è la regione col maggior numero di migranti, che non possono accedere a cure adeguate. E’ la comunicazione inviata dalla Fondazione Banco Farmaceutico, e il direttore, Filippo Ciantia, in trasmissione, ha affermato: “Siamo in grado di provvedere al 30% dei farmaci che gli enti benefici richiedono. La fornitura non è necessaria a coprire integralmente i bisogni dei poveri. Attualmente, in Italia, c’è un numero di regioni con un alta capacità, e volontà, di accogliere. La legge Zampa è stato un grande passo in avanti, permette di operare queste realtà in prima linea.”