Dan Peterson, all’anagrafe Daniel Lowell Peterson, oggi compie 82 anni. Allenatore di basket con trascorsi internazionali, giornalista e telecronista sportivo capace di portare da noi lo sport a stelle e strisce con commenti che fanno parte della storia dell’informazione. Oggi Coach Peterson è nato il 9 gennaio 1936 a Evanston, città situata a Nord di Chicago, nello stato dell’Illinois, che è anche la sede dell’Università Northwestern, famosa per l’attività sportiva nel Basket e non solo.
Dan Peterson si dedicò presto al ruolo di Coach ossia Allenatore, grazie al suo primo tecnico, Jack Burmaster, che lo incoraggiò dopo che la Ridgway Club, squadra guidata dalla panchina da Peterson, vinse tre volte il titolo della conosciutissima YMCA di Evanston. Nel 1958 un giovane Dan si laurea come insegnante di Pallacanestro alla locale Northwestern University e nel 1962 riceve il titolo accademico in Amministrazione dello Sport dalla Michigan University. Di cui diventa capo allenatore l’anno dopo. Nel 1964 passa alla USNA e nel 1966 alla Delaware, posto in cui si mette in luce per 5 campionati. Nel 1971 lo chiama la squadra nazionale cilena che pilota fino al 6° posto mai raggiunto prima, ai Giochi del Sud America, manifestazione di grande spirito competitivo, con il Brasile e l’Argentina scuole di gran qualità. Ma l’11 settembre 1973 il Cile vive il momento più drammatico nella storia di tutto il continente americano: viene destituito Salvator Allende da quel farabutto di Pinochet, ma Dan scappa tre giorni prima. Il suo ricordo di questa specifica situazione lo potrete ascoltare durante un’intervista con Andrea Scanzi https://www.youtube.com/watch?v=dMkFwhyC8kg da 16’13” a 16’45”. Questa storia, a distanza di anni, porterà fortuna a Peterson, talmente popolare da apparire in un episodio della serie L’Ispettore Coliandro, in cui interpreta proprio un agente della CIA.
Nel 1973 il primo a scegliere Dan Peterson in Italia è l’Avvocato Porelli, presidente della Virtus Bologna; con il club felsineo, le “V” nere, vince la Coppa Italia 1974 e lo scudetto del 1976, al terzo anno, riscuotendo un gran premio in danaro dal numero 1 della società, che lo aveva promesso in caso di successo tricolore. Nel 1978 il grande passo: il personaggio che avrebbe cambiato i racconti sportivi americani nel nostro paese è chiamato a Milano, con cui resterebbe per 9 anni, intensi, meravigliosi. Con l’Olimpia vince 4 scudetti, 1982, 85 (anno della Coppa Korac, la Coppa Uefa del Basket), ancora scudetto nell’86 e nell’87, 2 Coppe italia, 86 e 87. Ma soprattutto il 2 aprile 1987 conquista la Coppa dei Campioni, riportata a Milano dopo 21 anni dalle mitiche “Scarpette Rosse” del Simmenthal. Questo successo avrebbe rappresentato la più grande eredità al suo storico assistente, Franco Casalini, che bissa la CoppaCampioni, e vince nell’autunno 1987 la Coppa InterContintentale.
Nel basket sarebbe tornato, Peterson, dal 2008 al 2010, da consulente della Reyer Venezia, che ha recentemente vinto il campionato italiano dopo 71 anni. Il ritorno di fiamma si consuma, con Milano, il 3 gennaio 2011, dopo ben 23 anni di inattività da allenatore capo. L’Olimpia manda via Piero Bucchi, riprende lui, che con uno dei suo proverbiali maglioncini, esordisce con una vittoria interna al Forum con Caserta per 98-84. Il 7 giugno da pericolante Milano arriva alla semifinale scudetto, persa per 3-1 con Cantù, rivale storica del club meneghino. Gli succederà un certo Sergio Scariolo, coach odierno della Spagna meravigliosamente numero 1 in Europa.
Un grande comunicatore, anche fuori dal campo – All’inizio degli anni 80 Coach Peterson inizia il percorso da telecronista del Basket NBA su Canale 5: entra nelle case delle famiglie italiane con il suo accento statunitense. Diventa in breve tempo un appuntamento fisso, e il successo lo coglie anche da testimonial delle campagne pubblicitarie di una famosa bevanda per ben 19 anni. In seguito avrebbe fatto la telecronaca del Basket italiano per TeleMonteCarlo, Tele+ RAI e anche SportItalia. Si è distinto anche per aver reso conosciuta la disciplina del Wrestling su Italia 1. Le sue collaborazioni sarebbe proseguito con la Gazzetta dello Sport, Giganti e SuperBasket, riviste storiche, del mondo della palla a spicchi.
Famosi, i suoi richiami a proverbi e adagi americani. Torniamo a quel “Mamma, butta giù la pasta!”, dalla stessa intervista con Andrea Scanzi. https://www.youtube.com/watch?v=dMkFwhyC8kg da 37’50” a 39’08”.
Ricordiamo, nel giorno del suo 81esimo compleanno, le vittorie ottenute da Dan Peterson: 5 Campionati italiani, 1 scudetto con Bologna e 4 con Milano, 1 Coppa Italia con il club emiliano, 2 con quello lombardo: 1 Coppa Korac e 1 Coppa dei Campioni. Davvero…un Numero 1.
Solo per dirvi che siamo nel 2018 e non nel 2017. Oppure che non sapete fare i conti.
Gentile Mauro, immagino che Lei sia un grande appassionato sportivo, alla pari di chi ha scritto l’articolo. Ho sbagliato io, a fare i conti, e me ne scuso, con Lei, come con tutti i nostri attenti Lettori. Per la serie “La matematica non sarà mai il mio mestiere”. Capita quando parlo di una cosa che mi sta a cuore (e Dan, per me, è stato un grande apripista di tante strade nuove, per lo Sport più amato; o quando faccio la notte a scrivere. Questa volta sono successe entrambe le cose. Grazie della segnalazione. Cordiali Saluti. Max Cannalire