La Presidente di Alzheimer Italia, Gariella Salvini Porro, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli.
Stop ai finanziamenti per la ricerca di Alzheimer e Parkinson: cosa sta succedendo?
“E’ una cosa talmente assurda che una azienda così grande e importante come la Pfizer rinunci a finanziare la ricerca. Solo attraverso la ricerca, infatti, è possibile ottenere risultati. Non si deve fare perché non si può togliere la speranza alle persone. Anche se questi farmaci, che potranno migliorare la malattia di Alzheimer, non sono dietro l’angolo questo non significa che non si debba proseguire la ricerca tanto più che l’OMS lo scorso anno ha stilato un piano sulla demenza che riguarda tutti i paesi del mondo inserendo la ricerca e l’innovazione come elemento fondamentale del piano stesso. Può darsi che la Pfizer fosse un po’ indietro nella ricerca rispetto ad altre case farmaceutiche e quindi si sia tirata indietro per questo. Ma questo è un campo che deve essere trattato con molta delicatezza”
In cosa consiste il progetto di Alzheimer Italia di integrazione che guarda a 360° i pazienti con le loro famiglie per creare una comunità che pensa in relazione all’Alzheimer?
Si tratta di comunità amiche di persone con demenza. Ormai in Italia sono oltre 12 e continuano a chiederci in vari Paesi, come bisogna fare e come muoversi per crearne delle nuove. E’ una modalità diversa, perché non si tratta della guarigione di una malattia, ma di cercare come migliorare la qualità di vita sia per il malato che per la famiglia. Questo si può fare.
L’aspetto positivo è che, entro il 2023, altre grandi multinazionali presenteranno dati sui nuovi farmaci
Ce ne sono molte. Ad ogni modo, tutti dovremmo tentare di affrontare questi problemi, in un modo diverso, cercando di migliorare la qualità di vita sia dei pazienti che dei familiari.
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