Ferdinando Imposimato è morto a 82 anni dopo una lunga carriera da magistrato. Per diversi anni si è occupato di mafia e camorra, istruendo il processo contro Michele Sindona, banchiere legato alla mafia, e quello contro la banda della Magliana. Nel 2013 il M5S lo indicò come possibile candidato per il Quirinale.
Chi era Ferdinando Imposimato?
Ferdinando Imposimato è morto questa mattina all’ospedale Gemelli di Roma, città in cui viveva da diversi anni, pur essendo originario di Maddaloni, nel Casertano. Dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza, fu vice commissario della Polizia di Stato. Nel 1964 divenne magistrato. Il nome Imposimato si collega ai processi che hanno segnato la storia del nostro Paese, come quello della morte di Aldo Moro, quello per l’attentato a Giovanni Paolo II, quello relativo all’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, quello sulla strage di piazza Nicosia. Si occupò a lungo anche di mafia e camorra, istruendo il processo contro Michele Sindona, il banchiere legato alla mafia, e quello contro la banda della Magliana.
La morte del fratello per opera della camorra
Nell’ Ottobre del 1983, venne ucciso il fratello Franco per opera della Camorra. L’uomo era in macchina con la moglie e stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Tre sicari a bordo di una Ritmo 105 bloccarono la strada alla sua vettura a pochi metri dall’opificio e fecero fuoco, colpendo Franco Imposimato con 11 proiettili. La moglie riuscì a salvarsi e anni dopo, in sede processuale, riconobbe uno dei killer Antonio Abbate. Solo con il processo Spartacus fu riconosciuta la matrice mafiosa e camorristica del delitto.
La carriera Politica
Nel 1986 Ferdinando Imposimato divenne consulente legale delle Nazioni Unite nella lotta alla droga. Il suo impegno politico fu prima nei confronti del Partito Comunista Italiano nelle cui liste viene eletto al Senato e poi nel 1992 alla Camera. Fu componente della Commissione Antimafia per tre legislature. Successivamente passò al Partito Democratico di Sinistra dove divenne responsabile alla Giustizia dei Socialisti Democratici. Venne po nominato Presidente onorario aggiunto dalla Corte di Cassazione.
Nel 2013 era nella lista dei nomi scelti dal M5S per l’elezione a Presidente della Repubblica, e i grillini che lo hanno votato anche nella successiva elezione del 2015.