Feste di Natale e troppe Kcal. La Dott.ssa Serena Missori (Endocrinologa, Nutrizionista, autrice del best seller “La dieta dei biotipi”) è intervenuta ai microfoni di “Genetica Oggi”, trasmissione condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

Dal punto di vista nutrizionale, possiamo distinguere il pandoro dal panettone?

Da punto di vista della preparazione uno può essere più calorico dell’altro, ma è importante chiedersi: quali sono i nutrienti che ci apportano questo plus di kcal? Si tratta di zuccheri e zuccheri raffinati che possono mettere a dura prova il nostro apparato digerente e ormonale.

I canditi, al di là del gusto, possono fare la differenza?

Sì, perché generalmente sono addizionati di zuccheri. Noi confondiamo spesso i canditi con la frutta secca, come uvetta e mirtilli disidratati che, se privi di zucchero aggiunto, fanno bene alla salute. Il problema è che all’interno del panettone, frutta secca e canditi vengono arricchiti di una glassa che peggiora il carico glicemico.

Quando consumare una fetta di panettone o di pandoro?

Meglio a colazione perché, in questo modo, abbiamo una giornata intera per smaltire l’ eccesso di zuccheri e consumare più in fretta. Il problema è che gli zuccheri semplici e complessi presenti nel panettone e nel pandoro danno un sovraccarico ormonale. Un altro buon momento può essere quello prima dell’attività fisica.

Nel caso in cui, invece decidessimo di consumare il pandoro o il panettone durante il pranzo e la cena di Natale, rischiamo di non consumare nulla e ritrovarci infiammati, mettendo lo stomaco in una situazione di disagio. Ne consegue che, oltre a ritrovarci con qualche kg in più ci troviamo gonfi e con dolori addominali.

Fichi secchi, datteri e noci: come comportarsi?

Io farei una distinzione tra frutta secca e frutta oleosa. La frutta secca è frutta fresca disidratata, come datteri, fichi secchi, mirtilli e uvetta. La frutta oleosa sono, invece, le mandorle e le noci. Come comportarsi? I datteri e i fichi secchi sono sicuramente ricchi di fibre e favoriscono il funzionamento intestinale. Consiglio di tagliuzzarli e mangiarli a colazione insieme ai fiocchi d’avena o utilizzarli per preparare dolci. Non è necessario mangiarli così come sono.

Per gestire il picco glicemico tipico delle Feste di Natale, cosa consiglia?

L’assunzione di verdura, soprattutto se amara è un ottimo paracadute per la glicemia. Consiglio di iniziare il pranzo di Natale con le puntarelle o il pinzimonio e far portate della cicoria saltata in padella con aglio olio e peperoncino, tra un pasto e un altro. Anche il carciofo fritto in olio extravergine di oliva aiuta a ripulire l’intestino.

Capitolo a parte rappresentato dal consumo di alcolici durante le Feste di Natale

Non sono assolutamente da sottovalutare perché non siamo in grado di utilizzare gli alcolici a scopo energetico, quindi ogni bicchiere di vino in più va ad affaticare il lavoro del fegato.

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